Piazza Due Torri rimarrà chiusa per anni

Garisenda

La Garisenda è un malato grave, gravissimo, di conseguenza la piazza sotto le due torri simbolo di Bologna rimarrà chiusa per anni. Lo ha annunciato oggi pomeriggio il sindaco Matteo Lepore incontrando la stampa.

La zona attorno alla Garisenda, sorvegliata speciale perché oggetto di oscillazioni anomale nell’ultimo periodo, rimarrà chiusa dapprima per i complessi lavori di messa in sicurezza – affidati alla reggiana Fagioli – poi per l’altrettanto complicato restauro.

“Dobbiamo salvare la torre e una parte della città – ha detto il sindaco Lepore – Il mantenimento della chiusura di via San Vitale attorno alla torre, la pedonalizzazione dell’area di piazza di porta Ravegnana e l’allestimento del cantiere sono indispensabili”.

La piazza sotto le Due Torri rimarrà dunque per anni transennata ed anzi sarà allargata proprio in vista del primo cantiere, che prevede il montaggio di una struttura metallica provvisoria intorno alla torre.

Il Comune ha annunciato anche un imminente piano straordinario di mobilità per affrontare il notevole impatto che la prolungata chiusura avrà sulla viabilità e sul trasporto pubblico visto che nei giorni feriali dovranno essere devitate oltre 600 corse.

 

Confcommercio chiede senso di responsabilità e ristori

Sull’emergenza interviene anche Confcommercio Bologna, che questa mattina ha incontrato il sindaco insieme alle altre  associazioni di categoria, invitando a tenere “un atteggiamento di grande responsabilità”.

“Ci troviamo di fronte ad una situazione complessa, che richiederà alcuni anni di intervento prima per la messa in sicurezza, poi per il restauro di uno dei simboli architettonici più rilevanti della nostra città”, si legge in una nota diel il presidente Enrico Postacchini che, al sindaco Lepore, ha manifestato preoccupazione per l’impatto dei lavori sulle attività economiche situate nelle vicinanze dell’area, che sarà transennata chiedendo al Comune di mettere in campo risorse economiche a titolo di ristoro.

Sul versante dei provvedimenti di mobilità e sul trasporto pubblico che verranno adottati in funzione del “cantiere Garisenda”, Confcommercio Ascom Bologna ha chiesto di avviare un confronto con l’Amministrazione comunale e Tper nell’ottica di poter contribuire alla scelta di soluzioni ottimali ed a minor impatto su imprese e cittadini.

“In questo momento è prioritario garantire la sicurezza della torre, ma va tutelata anche l’operatività delle imprese della zona circostante consentendo loro di svolgere al meglio la propria attività nei prossimi anni”, conclude il presidente
Postacchini.