Per anni aveva sopportato in silenzio i comportamenti violenti e aggressivi del marito, che nella nottata tra mercoledì 24 e giovedì 25 novembre l’ha nuovamente minacciata e ha cercato di colpirla con un pugno, prima di allontanarsi da casa: l’ennesimo episodio di maltrattamento tra le mura domestiche, però, questa volta – proprio nella ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – si è trasformato in una telefonata al 113 per denunciare gli abusi.
Una volta ricevuta la segnalazione, la questura ha attivato il cosiddetto “codice rosso” previsto per i casi di violenza sulle donne: la polizia, alla luce della testimonianza della vittima, ha raggiunto l’uomo – un 43enne di origini calabresi residente in zona San Donato, alla periferia di Bologna – per notificargli un provvedimento urgente di allontanamento dall’abitazione familiare, con effetto immediato.
Poche ore dopo, mentre la donna si trovava in questura per formalizzare la denuncia per maltrattamenti in famiglia a carico del marito, la figlia di 10 anni ha scritto alla madre spaventata perché, mentre la ragazzina era a casa con la nonna, il padre si era messo a urlare davanti al portone pretendendo di entrare nell’abitazione. I poliziotti, a quel punto, sono tornati sul posto e hanno arrestato il 43enne per aver violato la misura di allontanamento che gli era stata notificata sole poche ore prima.
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che forza i reggiani! inarrestabili e inamovibili, brontolano per 5 anni e poi via testa bassa e pedalare! certo che il primo che dice qualcosa
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