Bivacchi in zona stazione a Reggio, residenti esasperati: “La giunta Massari ignora la città”

degrado in zona stazione Reggio comitato Re.Re. – RERE

Con il passare del tempo cresce l’esasperazione di chi vive nella zona della stazione ferroviaria storica di Reggio, costretto ad avere a che fare quotidianamente con bivacchi di persone a ogni ora del giorno e della notte.

L’ultima segnalazione di questo tipo è stata rilanciata dal comitato Re.Re, Rete Residenti Quartiere Stazione, che ha denunciato come Reggio “vive da tempo immemore una situazione insostenibile nell’area della stazione”.

Tra bivacchi, spaccio a cielo aperto e risse quotidiane, “il quartiere è ormai diventato una zona franca dove la legalità sembra non avere cittadinanza”, secondo Alfeo Montanari e Stefano Peterlini: “Eppure, di fronte a questo degrado che offende la città intera, la giunta tutta, guidata dal sindaco Massari, sceglie la strada più comoda: girarsi dall’altra parte”.

Il comitato Re.Re. ha ricordato di aver più volte denunciato con forza la gravità della situazione, chiedendo – anche attraverso la stampa locale – interventi immediati e concreti: “Ma dalle stanze del potere comunale non è arrivata risposta, se non vaghe dichiarazioni di facciata, incapaci di tradursi in azioni reali atte a dare respiro a questa zona”.


Per il comitato di residenti è “emblematica” la vicenda della presenza dell’Esercito, impegnato anche a Reggio con l’operazione “Strade Sicure”, inizialmente pensata in esclusiva proprio per l’area della stazione ferroviaria: “Una scelta logica, necessaria e attesa dai cittadini”, secondo Re.Re., “ma inspiegabilmente quel presidio è stato trasformato da postazione fissa a ‘dinamica’, lasciando di fatto il quartiere nuovamente ostaggio di criminalità e degrado”. Una decisione che, per Montanari e Peterlini, “non può essere liquidata come ‘errore tattico’: la sensazione diffusa è che si tratti di una precisa volontà politica, quella di non affrontare il problema”.

Insomma: “Mentre la città chiede sicurezza e risposte, la giunta Massari si limita a slogan e promesse mancate. Intanto i residenti subiscono ogni giorno l’insicurezza, i commercianti vedono svanire clienti e dignità, e Reggio affonda in un silenzio istituzionale che sa di resa. La domanda, a questo punto, è inevitabile: siamo davanti a incapacità amministrativa o a un calcolato disinteresse? Qualunque sia la risposta, il risultato non cambia: una città abbandonata, e una giunta che sembra aver smarrito il senso stesso del suo mandato”.



Ci sono 2 commenti

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  1. Alessandro Raniero Angelo Davoli

    CURE ALTERNATIVE, FAI DA TE.
    Il fallimento nel gestire il fenomeno della feccia umana, dello spaccio, della violenza, delle minacce, della perdita di quartieri cittadini, della paura costante delle cittadine reggiane di attraversare alcune zone della città … non è una conseguenza della politica di destra, di centro o, sopratutto della sinistra “globalista” “terzomondista” …

    Questo fallimento è di tutti, della società polverizzata, individualista, senza legami nella comunità … le forze dell’ordine sono fatte delle stesse persone, “tengono famiglia” …

    Chi glielo fa fare di prendersi la bottigliata, la coltellata, calci e pugni o anche un semplice sputo in faccia … se arrestano il violento, sanno che un giudice lo rimette in libertà immediatamente … le carceri sono piene … e magari il giudice solidarizza con il “poverino”, il profugo, il “richiedente asilo umanitario”, con una fedina penale chilometrica …

    Il carabiniere o poliziotto si tiene i lividi, la frattura, i punti e le medicazioni del pronto soccorso, l’umiliazione di essere stato sputato, che neanche una doccia prolungata gli toglie di dosso quello schifo … E domani si ricomincia!

    No, è proprio la società reggiana, italiana tutta, che non tiene più, che è responsabile.

    Non riesce, non vuole difendersi, gira la testa, smette di vivere la città, evita alcune zone ghetto, perde il controllo di alcuni quartieri, perde la propria dignità e libertà …

    La nostra società è formata da tanti e tanti vigliacchi, codardi, rincretiniti dalla televisione, da una scuola che li cresce senza spina dorsale, senza il valore del coraggio.

    La società dei nostri padri si è ribellata ad un esercito invasore spietato, con le armi e il sangue versato, e decine di migliaia di morti.

    Oggi perdiamo la guerra contro dei piccoli criminali, spacciatori, tossicodipendenti arroganti e violenti, senza nemmeno mollare quattro schiaffoni e due calci in culo … e ci lamentiamo con il sindaco, l’assessore, il questore o il presidio dinamico di quattro poveri militari … sempre “altri” devono intervenire …

    Prendere il manico di scopa, o quello del badile, e iniziarlo a dare in testa o sulle gambe dei violenti “ospiti non invitati”, no ?

    La scopa serve non solo a spazzare e il badile non solo a togliere gli escrementi dei cani … ma anche a fare pulizia degli escrementi umani …

    Buona vita ai reggiani di buona volontà.

    È tempo di rimboccarci le maniche e di smetterla di sudare solo in palestra …

    Saluti ai lettori,
    Alessandro Raniero Angelo Davoli

  2. Alessandro Raniero Angelo Davoli

    CURE ALTERNATIVE, FAI DA TE.
    Il fallimento nel gestire il fenomeno della feccia umana, dello spaccio, della violenza, delle minacce, della perdita di quartieri cittadini, della paura costante dei cittadini e cittadine reggiane di attraversare alcune zone della città … non è una conseguenza della politica di destra, di centro o, sopratutto della sinistra “globalista” “terzomondista” … Questo fallimento è di tutti, della società polverizzata, individualista, senza legami nella comunità … le forze dell’ordine sono fatte delle stesse persone, “tengono famiglia” …

    Chi glielo fa fare di prendersi la bottigliata, la coltellata, calci e pugni o anche un semplice sputo in faccia … se arrestano il violento, sanno che un giudice lo rimette in libertà immediatamente … le carceri sono piene … e magari il giudice solidarizza con il “poverino”, il profugo, il “richiedente asilo umanitario”, con una fedina penale chilometrica …

    Il carabiniere o poliziotto si tiene i lividi, la frattura, i punti e le medicazioni del pronto soccorso, l’umiliazione di essere stato sputato, che neanche una doccia prolungata gli toglie di dosso quello schifo … E domani si ricomincia!

    No, è proprio la società reggiana, italiana tutta, che non tiene più, che è responsabile.

    Non riesce, non vuole difendersi, gira la testa, smette di vivere la città, evita alcune zone ghetto, perde il controllo di alcuni quartieri, perde la propria dignità e libertà …

    La nostra società è formata da tanti e tanti vigliacchi, codardi, rincretiniti dalla televisione, da una scuola che li cresce senza spina dorsale, senza il valore del coraggio.

    La società dei nostri padri si è ribellata ad un esercito invasore spietato, con le armi e il sangue versato, e decine di migliaia di morti.

    Oggi perdiamo la guerra contro dei piccoli criminali, spacciatori, tossicodipendenti arroganti e violenti, senza nemmeno mollare quattro schiaffoni e due calci in culo … e ci lamentiamo con il sindaco, l’assessore, il questore o il presidio dinamico di quattro poveri militari … sempre “altri” devono intervenire …

    Prendere il manico di scopa, o quello del badile, e iniziarlo a dare in testa o sulle gambe dei violenti “ospiti non invitati”, no ?

    La scopa serve non solo a spazzare e il badile non solo a togliere gli escrementi dei cani … ma anche a fare pulizia degli escrementi umani …

    Buona vita ai reggiani di buona volontà.

    È tempo di rimboccarci le maniche e di smetterla di sudare solo in palestra …


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