Bio reggiano, la Regione riconosce il distretto biologico

Bio Reggiano

L’Associazione BIO Reggiano-Distretto Biologico ha ottenuto il riconoscimento della Regione Emilia-Romagna, entrando così ufficialmente nell’albo dei distretti biologici della nostra regione.

Un risultato – giunto e annunciato emblematicamente in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità (22 maggio) – che premia l’impegno assunto nel 2021 da agricoltori biologici e biodinamici, ristoratori, ricercatori, insegnanti e cittadini reggiani per la tutela e lo sviluppo delle filiere locali biologiche e agro-biologiche.

L’obiettivo dell’Associazione Bio Reggiano – che oggi conta oltre 60 soci ed è aperta all’adesione anche di amministrazioni pubbliche – è quello di attuare, a partire dal cibo, un processo di rigenerazione locale che abbracci la valorizzazione ambientale, la difesa dei valori identitari e culturali, l’attuazione di politiche responsabili e atte al perseguimento del benessere collettivo, il miglioramento della salute dei cittadini e dell’ecosistema naturale, ma anche il rafforzamento dello spirito comunitario.

“Per questo – spiega l’Associazione – serve un impegno collettivo, a partire dalle associazioni di categoria, dalle aziende agricole reggiane impegnate nella transizione al biologico, ma anche dalle amministrazioni pubbliche, alleate indispensabili in questo percorso perchè in grado di promuovere leggi e politiche di sensibilizzazione sulla conservazione della biodiversità, sulla protezione del territorio e sulla produzione e sui consumi orientati al biologico”.

Il BIO Reggiano punterà, quest’anno, sulla nutrizione, e la conferma viene anche dal programma “Dalla terra alla tavola” organizzato presso i Chiostri di San Pietro in collaborazione con Laboratorio Aperto, Pause Atelier dei Sapori e il patrocinio del Comune di Reggio Emilia.

Il mercato del biologico – che si tiene nella seconda domenica del mese – sarà arricchito da laboratori del gusto, incontri e approfondimenti.

Tra gli altri obiettivi dell’Associazione spicca, poi, il coinvolgimento ulteriore di ristoranti, mense, scuole, istituti agrari ed esercizi commerciali per ampliare i canali di vendita dei prodotti biologici/biodinamici e coinvolgere maggiormente i consumatori sui principi che orientano il BIO Reggiano.



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