Si erano dati appuntamento in piazza XXV Aprile a Barco di Bibbiano lo scorso 27 giugno, intorno alle 21.30, per un chiarimento, dopo una discussione avvenuta il giorno precedente tra due delle sette persone presenti (per presunte e non meglio specificate “voci non veritiere” che uno dei due avrebbe messo in giro sul conto dell’altro), ma il confronto è ben presto degenerato in una vera e propria rissa, che ha richiesto l’intervento dei carabinieri, allertati da alcuni passanti.
Quando i militari sono arrivati, tre dei sette uomini coinvolti – quelli dell’altra “fazione” – si erano già allontanati; gli altri quattro, invece, sono stati identificati e denunciati con l’accusa di rissa: sono tutti di origini nordafricane, residenti nel Reggiano, hanno 23, 26, 36 e 39 anni. Uno di loro è stato trovato in possesso di un coltello dalla lunghezza complessiva di 23 centimetri (di cui 10 di lama), che è stato sequestrato; per lui è scattata anche l’accusa di porto abusivo di armi.
I quattro, tuttavia, sostengono di essere stati aggrediti dai tre uomini che si sono poi dileguati prima dell’arrivo dei carabinieri, e di essere dunque le vittime della situazione: secondo la loro ricostruzione, i tre gli avrebbero lanciato contro delle bottiglie di vetro prese dai bidoni dell’immondizia. Il trentanovenne, in particolare, ha riferito ai militari di essere stato strattonato e percosso, ma di essere riuscito, durante la colluttazione, a togliere il coltello dalle mani di uno degli aggressori. Tutti e quattro, in ogni caso, hanno rifiutato l’intervento del personale sanitario del 118.







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