Bartoli sbaglia, il Comune non ha colpe

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Critico senza problemi Marco Massari quando sbaglia, ma in questa storia della Casa Biancorossa ha ragione da vendere. Se la famiglia Bartoli ha cambiato idea sul faraonico progetto denominato Casa Biancorossa può evitare di addossarne la responsabilità al Comune di Reggio, il quale non ne porta colpe. Solo pochi mesi fa Reggio festeggiava i cinquant’anni della gloriosa Pallacanestro Reggiana: tutti contenti, baci e abbracci. E ora la società porta il Comune in Tribunale chiedendo i danni? Quali danni? Senza manco parlarsi, scriversi, dialogare prima di stracciare le relazioni con le istituzioni? Incomprensibile.
Il basket a Reggio non è dei proprietari provvisori (che passano) né tantomeno dei politici (che pure passano). Il basket è dei cittadini di Reggio, di tre generazioni almeno, di boomer e di tanti giovani e giovanissimi, degli abbonati perenni, dei media, del Palasport di via Guasco dove migliaia e migliaia di reggiani hanno trascorso pezzi di vita e di vera passione. Il gigantismo non risiede nell’antropologia locale: da mezzo secolo Reggio Emilia è una realtà importante nella pallacanestro italiana e non solo, ed evita volentieri follie fuori scala. La politica sbaglia spesso, ma stavolta non ha colpe. L’aggressione giudiziaria di Bartoli sembra più che altro un pretesto per giustificare il dietrofront. Legittimo, ci mancherebbe. Ma va detto ad alta voce.




Ci sono 2 commenti

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  1. Rinaldo

    A proposito di occasioni mancate… un paio di giorni fa Telereggio dava notizia che il Comune aveva negato a LIDL di aprire a Mancasale un enorme deposito che avrebbe dato lavoro a 200 persone, su un’area di circa 100.000 mq.

    M pare strano che nessun altro mezzo d’informazione locale abbia, non dico commentato, ma almeno riportato la notizia.

  2. Rinaldo

    come il dietrofront di MaxMara per il Polo della Moda… legittimissimo anche quello, ma anche in quel caso le accuse a Massari di buona parte della stampa locale erano a mio avviso infondate.


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