Bagnacani: Raggi mi spinse a portare i conti in rosso. E la Lega attacca: il sindaco si dimetta

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Il Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni per il sottosegretario leghista Armando Siri, la Lega replica chiedendo quelle del sindaco di Roma Virginia Raggi. Lo riporta Huffington Post citando le parole del ministro degli Affari regionali, la leghista Erika Stefani, in merito all’esposto di Lorenzo Bagnacani, il reggiano ex ad e presidente dell’Ama (l’azienda dei rifiuti a Roma), contro la prima cittadina rivelato dall’Espresso: “Se il contenuto delle intercettazioni del sindaco Raggi corrispondesse al vero – afferma – sarebbe la confessione di un grave reato e la chiara ammissione di una palese incapacità a governare. Per coerenza con le regole del movimento ci aspettiamo le sue immediate dimissioni”.

Il caso era stato portato alla luce dall’Espresso sulla denuncia in un esposto dell’ex ad e presidente di Ama Lorenzo Bagnacani che si era detto spinto a portare in rosso i conti dell’azienda. Scrive a questo proposito l’Espresso online in un’anticipazione: “Avrebbe infatti esercitato pressioni indebite su di lui e sull’intero cda dell’azienda, finalizzate a determinare la chiusura del bilancio dell’Ama in passivo, mediante lo storno dei crediti per i servizi cimiteriali”. Secondo la denuncia del manager la sindaca lo avrebbe portato “a togliere dall’attivo dell’azienda (il bilancio era in utile per oltre mezzo milione di euro, un dato di poco inferiore rispetto a quello dell’anno precedente) crediti che invece erano certi, liquidi ed esigibili con l’unico obiettivo – sostiene Bagnacani – di portare i conti di Ama in rosso”.

“Non c’è stata nessuna pressione ma la semplice applicazione delle norme, il bilancio proposto da Bagnacani violava le norme e avrebbe garantito premi a ad e dirigenti”, è la replica del Campidoglio.