Fino al 16 dicembre l’open call di Fotografia Europea 2020 a tema “Fantasie. Narrazioni, regole, invenzioni”

Fotografia Europea open call 2020

Il festival reggiano Fotografia Europea anche per l’edizione 2020 ripropone l’Open Call, offrendo a fotografi e curatori europei o residenti in Europa l’opportunità di misurarsi attraverso un progetto che esplori il tema della prossima edizione in modo creativo e originale.

“Fantasie. Narrazioni, regole, invenzioni”: sono questi gli argomenti che dovranno ispirare i nuovi talenti a raccontare, attraverso gli scatti, la propria visione del mondo. Ai progetti più efficaci sarà data la possibilità, se selezionati, di partecipare al circuito ufficiale di Fotografia Europea, in programma a Reggio dal 17 aprile al 24 maggio.

La giuria di esperti, composta dal direttore artistico di Fotografia Europea Walter Guadagnini, dalla curatrice di progetti internazionali del Festival di Lagos Maria Pia Bernardoni e dalla direttrice di Master PhotoEspaña Oliva Maria Rubio, selezionerà le candidature più interessanti, che riceveranno un compenso di 2.500 euro lordi ed entreranno a far parte delle mostre del festival 2020, con un allestimento site specific concepito insieme agli organizzatori.

L’Open Call è nata nel 2015 e da allora sono stati diversi gli artisti che, dopo aver esposto a Fotografia Europea, hanno ricevuto importanti riconoscimenti anche all’estero. Le domande dovranno essere inoltrate in formato digitale entro le ore 12 del 16 dicembre 2019 seguendo le modalità di partecipazione pubblicate sul sito ufficiale del festival.

I progetti selezionati arricchiranno il programma della manifestazione, che si sta pian piano componendo. Tra le nuove proposte di quest’anno un nome certo c’è già ed è quello di Anna Szkoda, vincitrice del PHmuseum Women Photography Grant, che con il progetto “Sirius” è stata selezionata da Walter Guadagnini: “[Anna Szkoda] mette in scena un racconto ibrido, a metà tra la finzione e il reale, che ancora una volta reinterpreta il ruolo della fotografia. La narrazione crea un forte legame con lo spettatore, incuriosendolo e incantandolo come un’angosciante favola al telefono. Le fotografie dai toni pacati raccontano la seduzione della fantasia prima di un potenziale crimine con un occhio rivolto verso l’infinito salvifico delle stelle”.

Ma con l’edizione 2020 tornano anche i progetti dedicati ai giovani amanti della fotografia come Speciale Diciottoventicinque, il progetto dedicato alla formazione dei più giovani, creato ad hoc per chi ha voglia di imparare e di condividere. Un campus di tre giorni, insieme alle tutor Sara Munari e Laura Davi, per incontrare esperti, condividere pensieri, linguaggi, visioni e alla fine ideare insieme una mostra collettiva che farà parte delle mostre di Fotografia Europea 2020. Per informazioni e iscrizioni: call@fotografiaeuropea.it.