A pochi giorni da quello del 22 luglio a Rioveggio, nel pomeriggio di venerdì 24 luglio si è verificato un altro incidente sul lavoro fatale nel Bolognese: Antonio Grilli, un operaio di 42 anni originario di Foggia ma residente a Castel Maggiore, è morto dissanguato durante un turno di lavoro in una cava di sabbia in via Zanardi, a Bologna.
L’uomo, secondo la ricostruzione dell’accaduto effettuata dai carabinieri, si sarebbe provocato accidentalmente un profondo taglio sul collo con una smerigliatrice mentre stava eseguendo alcuni lavori per conto della cooperativa Concave. L’incidente è avvenuto intorno alle 17, quando la cava stava ormai per chiudere.
Il 42enne è stato trovato da un collega nel bagno di una struttura collocata all’interno della cava. Secondo gli investigatori l’operaio si sarebbe rifugiato nel bagno nel tentativo di tamponare la ferita, ma il taglio era troppo profondo e non ha lasciato scampo alla vittima, nonostante l’allarme lanciato al 118 dallo stesso collega.
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Sarebbe un onore per noi.
Il covid è una pestilenza tragica, ma come da previsione dei cosiddetti complottisti oramai evidentemente anche un grande business con tutti gli annessi e connessi
Cari ex-colleghi, mi complimento del lavoro fatto a partire dall' amico prof. Mazzoli fino al dirigente dell' Ufficio dott. Rozzi, ed ai loro […]