Alluvione di ottobre in Emilia-Romagna, 2,5 milioni di euro per le persone evacuate dalle proprie case

alluvione Emilia Romagna ottobre 2024

Entro il prossimo 31 marzo i cittadini dell’Emilia-Romagna che hanno dovuto abbandonare le proprie case a causa degli eventi atmosferici che si sono verificati dal 17 ottobre scorso in poi, e che nel frattempo hanno trovato un alloggio alternativo, possono presentare presso il Comune di residenza la richiesta per ottenere il contributo per l’autonoma sistemazione (Cas).

I fondi, pari a due milioni e mezzo di euro stanziati dal governo, sono previsti nel piano degli interventi predisposto dalla Regione Emilia-Romagna con il supporto dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, in collaborazione con le amministrazioni comunali.

“Arrivano finalmente le risorse per il sostegno attivo alla popolazione: chiunque sia stato costretto ad abbandonare la propria abitazione non verrà lasciato solo”, ha commentato Manuela Rontini, sottosegretaria alla presidenza della giunta regionale con delega alla Protezione civile: “Il nostro primo pensiero è proprio per le persone: conosciamo bene la sofferenza, la preoccupazione di chi ha dovuto andarsene, ed è per loro che vogliamo assicurare, garantire un cambio di passo nella gestione di queste emergenze”.

Il contributo per l’autonoma sistemazione spetta al nucleo familiare che abbia provveduto autonomamente, in via temporanea, a una propria sistemazione abitativa alternativa (anche presso parenti o amici, in roulotte o in camper) e che non sia assegnatario di un alloggio con oneri a carico della pubblica amministrazione. Si tratta, nel concreto, di un sostegno economico per coprire le spese di permanenza fuori casa, di importo variabile in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare: 400 euro al mese per nuclei con un solo componente, 500 euro al mese per nuclei di due persone, 700 euro/mese per nuclei di tre persone, 800 euro/mese per nuclei di quattro persone e fino a un massimo di 900 euro al mese per nuclei di cinque o più componenti.

Se nel nucleo famigliare sono presenti persone con più di 65 anni, persone con disabilità o con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, scatta un bonus aggiuntivo di 200 euro mensili per ciascuno dei soggetti indicati. Per il periodo eventualmente inferiore al mese, il contributo è determinato dividendo l’importo mensile per il numero dei giorni del mese di riferimento, moltiplicato per i giorni di mancata fruibilità dall’abitazione evacuata.

Il modulo per la domanda si può scaricare sul portale dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile.

Non sono cumulabili i contributi per l’autonoma sistemazione connessi agli eventi che si sono verificati a partire dal 17 ottobre 2024 e quelli legati a eventi calamitosi precedenti: chi non è ancora rientrato nella propria abitazione sgomberata in seguito agli eventi del maggio 2023, o del luglio dello stesso anno o del settembre del 2024, dunque, continuerà a percepire il Cas riconosciuto per quegli eventi e non dovrà presentare alcuna nuova domanda.

Il contributo è concesso a partire dal giorno dello sgombero o dell’evacuazione dell’immobile. Per quanto riguarda la durata, a seconda delle casistiche il Cas spetta: fino al 31 dicembre 2024, per i nuclei familiari non rientrati nella propria casa non destinatari di un’ordinanza di sgombero dipesa da inagibilità dell’abitazione per ragioni strutturali e/o per carenza dei requisiti igienico-sanitari; fino alla revoca dell’ordinanza di sgombero; fino a che non si siano realizzate le condizioni di agibilità per il rientro nell’abitazione; fino a che si sia provveduto ad altra sistemazione abitativa avente carattere di stabilità; non oltre la scadenza dello stato di emergenza.