In un’intervista al Corriere di Bologna, il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale ha toccato un punto che non mancherà di far discutere, in un senso e nell’altro.
Durante la recente ondata di maltempo, infatti, tra i territori comunali più colpiti c’è stato quello di Brisighella, con una cinquantina di famiglie coinvolte: “Si tratta di abitazioni nelle immediate vicinanze dei fiumi – ha detto de Pascale – per le quali l’unica strada percorribile ormai è la delocalizzazione”.
Il prossimo passaggio, ha sottolineato il presidente della Regione, “intanto è l’aggiornamento del decreto” sulle delocalizzazioni: “Ho parlato diverse volte sia con esponenti del governo sia con il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Galeazzo Bignami e mi sento di dire che c’è sintonia di vedute rispetto all’aggiornamento del quadro normativo per velocizzare. Poi, sì, il secondo passaggio sarà l’ordinanza sulle delocalizzazioni: andranno aumentate le cifre ipotizzate inizialmente. Ci sono casi puntuali e specifici, in cui, anche per eventi gestiti, controllati, di minore entità, si va sott’acqua: su quelli bisogna intervenire tempestivamente”.
“Non parliamo di migliaia di abitazioni, ma sicuramente di qualche centinaio su cui agire in tempi rapidi, prevedendo per i cittadini un indennizzo per poter riacquistare una casa nuova senza avviare procedure di ricostruzione complicatissime. Stiamo già lavorando su questo insieme al commissario Curcio”.
“È come vivere in una zona sismica”, ha concluso de Pascale: “Questa è una zona alluvionale con rischio idraulico elevato, che può vacillare anche se è tutto perfetto”.







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