È un attacco diretto quello sferrato da Lorenzo Buffagni, segretario cittadino di Azione Reggio, al Partito Democratico sul “siparietto” che domenica 28 settembre, al teatro Valli, ha visto protagonista la relatrice speciale dell’Onu sui territori palestinesi occupati Francesca Albanese, che ha bacchettato il sindaco Massari per i riferimenti di quest’ultimo ai fatti del 7 ottobre 2023 e agli ostaggi ancora in mano ad Hamas (passaggio fischiato anche da una parte del pubblico in sala).
“Quando i fumi della polemica si diraderanno, arriverà il tempo delle domande”, ha detto Buffagni: “La prima, inevitabile, è questa: come mai tra le voci che si sono espresse manca proprio quella che avrebbe dovuto farsi sentire per prima, quella del Partito Democratico? È quantomeno singolare che il partito del sindaco, titolare di una schiacciante maggioranza in consiglio comunale e in giunta, non abbia speso una sola parola in difesa della sua massima espressione istituzionale. Sarebbe poco credibile giustificare questo silenzio come una semplice ‘strategia comunicativa’”.
Da qui, secondo Buffagni, “nasce un ulteriore interrogativo, ancor più rilevante politicamente: in consiglio e in giunta siedono forze come il Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi Sinistra, che sulla crisi in Medio Oriente hanno spesso espresso posizioni discutibili e, in diversi punti, sovrapponibili a quelle della signora Albanese. Anche da parte loro, però, abbiamo assistito a un fragoroso silenzio: difficile dire se di innocenti o di complici”.
A rompere l’isolamento e a difendere il ruolo istituzionale del sindaco, ha rivendicato Buffagni, “è stata Azione, senza avere alcuna responsabilità per una scelta palesemente sbagliata. Lo abbiamo fatto ribadendo con chiarezza la nostra linea equilibrata sulla vicenda palestinese, senza rinunciare a criticare le gravi affermazioni della signora Albanese e chiedendo il ritiro del riconoscimento. In politica, in momenti come questi, servono convinzione e coraggio”.
Ma non è tutto: Azione, infatti, ha anche chiesto all’assessora comunale alle politiche educative Marwa Mahmoud “di riflettere sul suo ruolo in questa giunta comunale. L’assessora ha trovato il tempo di celebrare in un lungo post la relatrice speciale Onu, ma non quello di difendere il suo sindaco, umiliato nella propria carica istituzionale dai fischi del Valli”.
Per Buffagni l’assessora Mahmoud “nelle ultime settimane è più volte caduta in errori quali l’apertura dello Sportello Antirazzista presso il Centro interculturale Mondinsieme di via Marzabotto, così implicitamente tacciando di razzismo tutti i reggiani, e quello di offendere la memoria del compianto presidente Napolitano. Il fatto che l’assessora sia membro della segreteria nazionale del Pd non costituisce un’attenuante, ma semmai un’aggravante. Per la città e per il suo governo, presente e futuro, questo è un segnale preoccupante”.







Mahmoud è stata “sponsorizzata-votata dalle anime belle” e messa in condizioni di esercitare la sua carica per il solo fatto che ha in testa un asciugamano ….cosa possiamo mai altro pretendere da lei ?
Quanti voti ha preso Azione alle ultime elezioni amministrative? Chiedo per un amico.