Martedì 15 novembre e mercoledì 16 novembre al teatro Ariosto di Reggio arriva “La vita davanti a sé”, spettacolo di e con Silvio Orlando accompagnato dalle note dell’ensemble dell’Orchestra Terra Madre, un progetto musicale ideato e diretto da Simone Campa con l’obiettivo di creare un collegamento tra le culture attraverso il suono, la danza e le tradizioni dei popoli.
Lo spettacolo, basato sull’omonimo romanzo di Romain Gary, pubblicato nel 1975 e vincitore del celebre premio letterario Goncourt, racconta la storia di Momò, un bambino di dieci anni di origine araba che vive con Madame Rosa, ex prostituta ebrea ormai anziana che si prende cura degli “incidenti di lavoro” delle sue colleghe. I due vivono vite sgangherate, ma provando un sincero affetto l’uno per l’altra riescono a convivere nonostante culture, religioni, età e stili di vita molto diversi.
Una storia commovente e attualissima che spazia tra grandi temi come migrazione, povertà, crisi, vecchiaia e relazioni affettive, tutti raccontati da un Silvio Orlando-Momò capace di condurre il pubblico dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di un bambino.
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Mi paiono pochini pochini 7 anni per aver causato la morte di 4 persone di cui tre bambini, con aggravante di abuso alcoolici, droga, guida
proposta: ma se a tutti questi giovani nuovi italiani, tutta salute e crack, cominciassimo a fargli scavare, dei buchi per terra (altresi' chiamate miniere)
tranquilli che il nuovo reggiano e' gia' stato scarcerato ed e' di nuovo libero di girare per la nostra citta' in cerca di Crack. Se […]