Al Festival Aperto di Reggio l’acclamato “Political mother unplugged” con la compagnia Shechter II

Political Mother Unplugged ph. Agathe Poupeney

A oltre dieci anni dal suo iconico capolavoro “Political Mother”, il coreografo e compositore israeliano Hofesh Shechter ha creato una nuova e potente versione per la compagnia giovanile Shechter II: basandosi su un’originale composizione musicale a cura dello stesso Shechter, “Political Mother Unplugged” (inizialmente programmato nel 2020, poi rimandato a causa della pandemia) arriva al teatro municipale Valli di Reggio domenica 14 novembre alle 18 per il Festival Aperto, evocando la ferocia e lo spirito della prima versione – che catapultò Shechter nel gotha della coreografia – ma trasportandola in una nuova era, e per una nuova generazione di talentuosi danzatori.

Il tema è il totalitarismo e la violenza ideologica, lette attraverso i movimenti tellurici, i gruppi compatti che si muovono su ritmi battenti e ad alto volume per un’esperienza in grado di colpire tutti i sensi. Un universo di rare emozioni e di intense sensazioni, guidate dal contagioso movimento tribale di Shechter: una musica vibrante e un raffinato disegno di luci e proiezioni che fanno dello spettacolo un’esperienza unica in cui è protagonista la compagnia Shechter II, un vivaio professionale per giovani artisti tra i 18 e i 25 anni selezionati in tutto il mondo e per la quale il coreografo crea nuovi lavori o ripropone titoli del repertorio.


Shechter è riconosciuto come uno degli artisti contemporanei più emozionanti ed è noto per la composizione di partiture musicali d’atmosfera a complemento della fisicità peculiare delle sue coreografie. È il direttore artistico della Hofesh Shechter Company, fondata nel 2008 e compagnia residente al Brighton Dome, ed è artista associato al Sadler’s Wells Theater di Londra.

Arrivato per la prima volta a Reggio nel 2015, con il progetto che comprendeva una performance site specific alla Collezione Maramotti e lo spettacolo “deGeneration” al teatro Cavallerizza, il coreografo israeliano negli anni è poi tornato più volte nella città del tricolore: nel 2016 con la trilogia “Barbarians” e nel 2018 con “Show”.