Grazie anche al premio di maggioranza previsto dalla legge regionale, il centrosinistra potrà contare nella prossima Assemblea legislativa su una robusta maggioranza di 34 consiglieri su 50. Doi questi, ben 28 sono del Partito democratico, il presidente De Pascale e 27 consiglieri eletti in base alle preferenze: Isabella Conti, Irene Priolo, Raffaele Donini, Maurizio Fabbri e Fabrizio Castellari a Bologna; Alessio Mammi, Elena Carletti, Andrea Costa e Anna Fornili a Reggio; Gian Carlo Muzzarelli, Maria Costi, Luca Sabattini e Ludovica Carla Ferrari a Modena; Barbara Lori, Andrea Massari, Matteo Daffadà a Parma; Daniele Valbonesi, Valentina Ancarani e Francesca Lucchi a Forlì-Cesena; Luca Giovanni Quintavalla e Lodovico Albasi a Piacenza; Paolo Calvano e Marcella Zappaterra a Ferrara; Niccolò Bosi e Eleonora Proni a Ravenna; Alice Parma ed Emma Petitti a Rimini.
Alleanza Verdi e sinistra elegge 3 consiglieri: Simona Larghetti a Bologna, Paolo Trande a Modena e Paolo Burani a Reggio.
Due consiglieri per la lista civica di Michele De Pascale (il bolognese Giovanni Gordini e il modenese Vincenzo Paldino), uno solo per il Movimento 5 Stelle, Lorenzo Casadei a Bologna. Unica lista che sosteneva De Pascale a non ottenere consiglieri, Emilia-Romagna Futura, l’unione riformista tra Azione, +Europa, Psi e Repubblicani.







Continuano gli straordinari successi elettorali dell’area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi’ come gia’ avvenuto nelle elezioni comunali del capoluogo dopo una.geniale valutazione di opportunita’.
Forse prima o poi lo capiranno che un liberale se deve votare per la parte dove si collocano i residuati del grillismo e quelli che evocano il”conflitto sociale” preferisce starsene a casa!