Aida, Vinci: ho denunciato il sindaco Vecchi

Dopo il botta e risposta sulla cartellonistica utilizzata dal Comune di Reggio Emilia per reclamizarre uno spazio giovani cittadino, il deputato della Lega Gianluca Vinci annuncia di avere denunciato il sindaco di Reggio Luca Vecchi. Lo dice lo stesso parlamentare su Facebook.

 
"Quando si supera il segno, quando si rappresenta una istituzione locale e ci si permette di additare pubblicamente un cittadino con le parole sconvolgenti di: "esplicito razzismo", "inaudita violenza", "odio", quando si dichiara che lo si denuncia dando la pratica all’ufficio legale del Comune, quindi a spese di tutti i cittadini, additandolo come un criminale con la frase: "ci si vede in tribunale", si va ben oltre il normale scontro politico e la condotta va moralmente e legalmente censurata. 
Preciso, questa volta ho denunciato io".

 
Replica a stretto giro di social network il primo cittadino reggiano: "All’onorevole Vinci che oggi annuncia di avermi denunciato ho una sola cosa da dire: noi andiamo dritti per la nostra strada.
 
Non mi abbasserò mai al suo livello. La dignità della persona non si calpesta, in alcun modo, e non posterò, oggi come alcuni giorni fa, il cartellone di #viacassoli1 a proposito di questa polemica, perché quei ragazzi – Aida e tutti gli altri – non si buttano in pasto ai razzisti.

 
Non si fanno post mettendo direttamente alla gogna una ragazza italiana, scatenando sul web una ridda di insulti biechi e vergognosi, chiamando gruppi di estrema destra a rinfocolare le catene d’odio sui social.
 
La città ha capito benissimo qual è la battaglia, che non è nemmeno politica: ci sono questioni di civiltà davanti alle quali un sindaco ha il dovere di non tacere, davanti alla barbarie.
 
Visto che nei prossimi mesi frequenterà il Parlamento, consigliamo al neo onorevole di leggere la Costituzione, all’articolo 3. Se gli servono ripetizioni sulla Carta fondamentale, siamo qua a disposizione, con tutta la pazienza che serve perché gli entrino in testa i principi fondamentali della nostra democrazia.
 
Buon viaggio".