“L’aggressione di ieri a Scandiano è l’ennesimo episodio di violenza verso chi ogni giorno si occupa della nostra salute, una situazione paradossale che non possiamo tollerare oltre. Vogliamo esprimere la nostra piena solidarietà al personale sanitario dell’Ausl di Reggio Emilia e della Croce Rossa Italiana e al volontario di Emilia Ambulanze. Ma non basta. Siamo al loro fianco, così come siamo al fianco di chi lavora per il Servizio sanitario regionale. La Regione c’è, il nostro impegno sarà fermo per garantire le necessarie condizioni di sicurezza a chi opera per la collettività”.
Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, dopo l’aggressione avvenuta ieri pomeriggio a Scandiano (Re) che ha coinvolto un infermiere dell’Azienda sanitaria di Reggio Emilia, un autista della Croce Rossa Italiana e un volontario di Emilia Ambulanze, mentre portavano soccorso a un anziano.
“Invitiamo tutti a una riflessione seria e necessaria- chiude l’assessore-. La nostra salute è un bene prezioso e tutelare chi la assicura quotidianamente, professionisti, volontari, operatori, è nel nostro esclusivo interesse, non dimentichiamolo mai”.
Il Comune di Scandiano. L’Amministrazione comunale di Scandiano esprime la più ferma condanna per il grave episodio di aggressione che ha coinvolto, nella giornata di ieri, un infermiere dell’Azienda sanitaria di Reggio Emilia, un collaboratore della Croce Rossa Italiana e un volontario di Emilia Ambulanze, impegnati nel portare soccorso a un anziano.
Desideriamo esprimere la nostra piena solidarietà a queste persone, che con dedizione e professionalità operano quotidianamente per garantire la salute e il benessere della collettività. Aggredire chi si prende cura di noi, in particolare chi lavora nell’emergenza-urgenza, rappresenta non solo un atto gravissimo, ma un danno all’intera comunità.
Non dimentichiamo che solo pochi anni fa questi professionisti erano chiamati “gli angeli del Covid”. Hanno lavorato instancabilmente durante una delle emergenze sanitarie più difficili della nostra storia recente, meritando la riconoscenza e il rispetto di tutti noi. È ora nostro dovere tutelare il loro operato, garantendo condizioni di sicurezza adeguate e promuovendo una riflessione profonda sull’importanza del loro ruolo.
Ribadiamo il nostro impegno, in collaborazione con le autorità competenti, affinché episodi di questo tipo non si ripetano e vengano intraprese tutte le misure necessarie per proteggere chi opera nel nostro sistema sanitario e nelle associazioni di volontariato. La salute è un bene prezioso, e chi la tutela merita rispetto, riconoscenza e sostegno.
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