A settembre a Reggio una “nuova” Giareda: più spazi e cinque filoni tematici

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Si rinnova la storica sagra della Giareda di Reggio, che ogni anno raccoglie migliaia di persone attorno alla basilica della Ghiara e alle tradizioni locali. L’edizione 2025 sperimenterà un nuovo format ideato dal Comune di Reggio per rafforzare il legame con il territorio, valorizzando le eccellenze locali, dall’artigianato all’enogastronomia fino alle tradizioni dialettali.

La giunta comunale, su proposta dell’assessora all’economia urbana e alla città storica Stefania Bondavalli, ha deciso di ripensare l’impianto complessivo della manifestazione, salvaguardandone il valore simbolico ma reinterpretandone lo spirito originario. Per valorizzare il potenziale culturale ed economico dell’evento, da quest’anno la sagra della Giareda sarà articolata in cinque filoni tematici: artigianato di qualità, enogastronomia, antiquariato e vintage, verde e vivaismo, associazionismo. Anche il dialetto reggiano sarà protagonista con concorsi e iniziative a tema.

È prevista anche una riorganizzazione degli spazi, per consentire un ampliamento dell’offerta: la sagra si svilupperà, per quattro giorni, da piazza Gioberti, lungo corso Garibaldi e viale Ariosto fino a viale Monte Grappa. Il mercato storico della sagra, tradizionalmente collocato in corso Garibaldi, via Emilia Santo Stefano e piazza Roversi, sarà ospitato in piazza della Vittoria, dove si terranno anche momenti di spettacolo e intrattenimento.

Le aree tematiche

Artigianato – Verranno selezionati espositori e produttori locali che rappresentano le eccellenze del territorio e l’autenticità del “fare a mano”. Maestri artigiani e creativi proporranno pezzi unici, promuovendo il sapere artigiano.
Enogastronomia – Le eccellenze culinarie locali saranno protagoniste, offrendo al pubblico un’esperienza gustativa autentica e valorizzando la tradizione gastronomica reggiana come leva di attrazione e promozione del territorio.
Antiquariato e vintage – Oggetti e arredi del passato arricchiranno l’offerta culturale, rafforzando il legame con la memoria e l’identità locale.
Verde e vivaismo – Una sezione dedicata ai vivaisti specializzati in piante ornamentali e da collezione darà spazio al verde come elemento decorativo, educativo e rigenerante.
Associazionismo – Non mancheranno le realtà associative reggiane, storicamente legate alla sagra, per valorizzare il senso di comunità e solidarietà.

“Quella di quest’anno sarà una Giareda più ricca, coinvolgente e legata alle tradizioni locali che vogliamo valorizzare”, ha spiegato l’assessora Bondavalli: “La riorganizzazione della sagra si inserisce nel più ampio progetto di rilancio del centro storico come spazio abitato e condiviso, e rappresenta un’occasione strategica per testare nuove forme di coinvolgimento. Sarà ampliata anche la dimensione culturale della manifestazione, con un programma di visite guidate, approfondimenti, spettacoli, laboratori, mostre ed eventi diffusi, in collaborazione con istituzioni culturali e associazioni del territorio”.



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