In questi ultimi giorni molte famiglie reggiane hanno protestato dopo aver ricevuto bollette della Tari – la tassa sui rifiuti – più care del previsto.
La spiegazione è stata fornita dall’Atersir, l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifiuti, e dalla Cta, la Conferenza territoriale d’ambito su base provinciale, guidata come coordinatore dal sindaco di Correggio Fabio Testi: il previsto aumento dell’8% della Tari si è interamente scaricato sulla seconda rata, aggiungendosi al contributo di 6 euro del bonus sociale richiesto dall’Inps per coprire le spese delle famiglie in difficoltà economica.
Per Azione Reggio, tuttavia, l’aumento non rappresenta un automatismo tecnico, ma “una scelta politica: si è deciso di non utilizzare parte dei dividendi comunali provenienti da Iren per alleggerire la tariffa”, hanno sottolineato il presidente regionale e segretario provinciale del partito Claudio Guidetti e Lorenzo Buffagni, segretario cittadino e responsabile provinciale delle aree tematiche di Azione, ricordando anche che a Reggio il servizio non è stato messo a gara pubblica, a differenza di altri territori (Parma e Piacenza, ad esempio) “dove la concorrenza ha portato a ribassi del 4-5%”.
Per Guidetti e Buffagni “si pagano inoltre partite pregresse, crediti Iren e il contributo destinato ai bonus sociali”. Proprio per questi motivi, hanno aggiunto, “sarebbe importante fare chiarezza sulla manovra nel suo complesso: quanto è stato effettivamente incassato per i bonus sociali? Come sono stati o saranno spesi questi fondi e qual è il saldo (positivo o negativo) tra quanto versato dai cittadini e quanto effettivamente erogato in agevolazioni? Inoltre, a quanto ammonta l’intera somma dell’aumento scaricata interamente sulla seconda rata in termini di liquidità maggiore per l’azienda, e perché non è stata spalmata, come sarebbe stato preferibile sotto diversi aspetti aziendali e sociali, sull’intero dovuto annuale?”.
E ancora: “Questa somma copre tutti i minori introiti per le famiglie in difficoltà? C’è un avanzo? Nel caso come sarà usato e dove finisce in parcheggio? E, in caso contrario, quanto manca per aggiustare i conti dei mancati introiti e chi deve aggiungere per il pareggio o cosa succede?”.
Per Azione Reggio “il potenziale conflitto d’interesse tra chi stabilisce le tariffe che i cittadini devono pagare e chi beneficia degli utili dell’ex municipalizzata richiede una particolare trasparenza e attenzione. Il quadro si è appesantito in un momento in cui i salari si contraggono e il costo della vita cresce, creando forti difficoltà alle famiglie”.
In questo delicato contesto, “in cui le famiglie faticano a far quadrare i conti a causa di salari fermi e inadeguati e di un costo della vita reale in aumento, al di là dei racconti ottimistici del governo nazionale, riteniamo sarebbe stato opportuno che Comuni e Atersir avessero informato con anticipo i cittadini che l’aumento sarebbe stato interamente scaricato sulla seconda rata, insieme al bonus sociale Inps. Un tema di trasparenza dovuta e giustizia tariffaria che, secondo noi, merita risposte chiare”, hanno concluso Guidetti e Buffagni.







Peggio Emilia, è un vero piacere conferire e differenziare schivando extra communi-tari
per pagare sempre piu’ la TARI.