A Luzzara oltre 3,5 milioni di euro per riqualificare l’ex casa per anziani “Buris Lodigiani”

ex casa anziani Luzzara prospetto esistente via Filippini

A Luzzara sono iniziati i lavori di riqualificazione edilizia, urbana ed energetica dell’edificio che ospitava la casa per anziani “Buris Lodigiani”, gravemente danneggiato dal terremoto in Emilia del 2012 e attualmente inagibile, grazie a un investimento complessivo di 3.691.375,32 euro.

Il Comune della Bassa Reggiana e Asp, proprietaria dell’immobile, hanno affidato all’Acer di Reggio la progettazione e la direzione dei lavori di riqualificazione dell’antico edificio, realizzato tra la fine del XVIII e la prima metà del XIX secolo – poi successivamente ampliato e rimaneggiato – e sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio della Regione Emilia-Romagna.

Il progetto di recupero prevede il ripristino, il miglioramento sismico e la rifunzionalizzazione dell’intero complesso, che conserva ancora le caratteristiche di palazzo signorile, con uno scalone monumentale in marmo e un salone degli stucchi, mentre è prevista la demolizione della parte costruita nella prima metà degli anni Settanta del Novecento, non soggetta a vincolo di interesse storico-artistico.

L’importante complesso immobiliare, ancora oggi tra gli edifici più significativi del centro storico luzzarese, che delimita uno dei quattro fronti dell’attuale piazza Iscaro, sarà destinato a funzioni miste residenziali, uffici pubblici e spazi commerciali. Saranno realizzate residenze a canone calmierato, locali pubblici al primo piano e locali commerciali al piano terra, con possibilità di vendita a libero mercato.

L’intervento è stato suddiviso in due stralci funzionali. Il primo stralcio (blocco A), già in corso di esecuzione, prevede spazi legati ad attività di uso pubblico su una superficie complessiva di circa 1.250 metri quadrati, suddivisi sui tre livelli dell’edificio. Il termine dei lavori è previsto per il mese di ottobre del 2021: i costi sono stati finanziati con 1.741.375,32 euro provenienti da fondi regionali per il sisma e con altri 280mila euro messi a disposizione da Asp Luzzara, per un totale di 2.021.375.32 euro.


Il secondo stralcio (blocchi B e C), relativamente al quale l’ufficio tecnico di Acer sta elaborando il progetto definitivo, prevede la realizzazione di sei appartamenti di diverse dimensioni, a una o due camere da letto, che saranno affidati in gestione all’Acer di Reggio e saranno destinati all’affitto a canone calmierato, da definire con l’amministrazione comunale di Luzzara. L’importo complessivo dei lavori del secondo stralcio è di 1.670.000 euro, finanziato per intero dai fondi regionali per il sisma.

“Con la riqualificazione di questo storico edificio si incrementa il patrimonio di edilizia sociale a canone calmierato con una offerta abitativa rivolta a una fascia di ceto medio in difficoltà, come giovani, giovani coppie e famiglie, non più in grado di sostenere le spese di un libero mercato e che, allo stesso tempo, non hanno i requisiti per accedere all’offerta di alloggi a canone sociale di edilizia residenziale pubblica”, ha spiegato il presidente di Acer Reggio Marco Corradi.

Il recupero dell’edificio, in cui troveranno posto il Museo Naif, le sale per le associazioni cittadine, la sede di Anpi e altri locali commerciali, secondo la sindaca di Luzzara Elisabetta Sottili “già nel primo intervento trasformerà e rivitalizzerà il nostro centro storico con afflusso di turisti e ricadute economiche benefiche anche sulle attività commerciali e ricettive. Si tratta di un intervento molto importante per la nostra comunità, che troverà completamento con quello di edilizia pubblica”.