Nel corso di una serie di controlli sul regolare stoccaggio dei rifiuti i carabinieri della stazione forestale di Scandiano hanno denunciato alla procura di Reggio un imprenditore edile di 70 anni e una donna di 40 anni – risultata la legale rappresentante di una società immobiliare proprietaria dell’area in cui è stato accertato l’illecito – con l’accusa di attività non autorizzata di gestione di rifiuti in concorso.
Dagli accertamenti eseguiti su un terreno situato nel territorio comunale di Castellarano, in provincia di Reggio, è emersa la presenza di un deposito non autorizzato di rifiuti, consistenti in circa 150 metri cubi di terra e rocce da scavo e 20 metri cubi di materiale misto derivante da attività di demolizione edile, depositati a più riprese su un’area di circa 500 metri quadrati. I materiali di scarto sono risultati provenienti da operazioni compiute dall’azienda edile di proprietà dell’imprenditore.
Trattandosi di rifiuti non pericolosi e in assenza di danno o pericolo alle risorse ambientali, i due indagati potranno ottenere l’estinzione del reato rimuovendo i rifiuti e pagando una sanzione di 6.500 euro, corrispondenti a un quarto del massimo dell’ammenda prevista per la violazione commessa.







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