Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Bologna, allargato per l’occasione anche al rettore dell’Università cittadina, ha esteso il provvedimento di chiusura delle piazze bolognesi in chiave anti-assembramento – che da due mesi riguarda piazza Verdi, piazza Aldrovandi e piazza San Francesco – anche a piazza Scaravilli, che si trova sempre nella zona universitaria della città e che di recente era diventata un nuovo punto d’incontro molto frequentato dai giovani. Il provvedimento, inoltre, prevede anche lo stop alla vendita di alcol dopo le ore 18 e la chiusura dei negozi alimentari di vicinato.
Nei giorni scorsi, tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, soprattutto nelle ore serali erano state segnalate nella zona della piazza e nelle sue vicinanze numerose situazioni di assembramenti incontrollati, con la presenza di molte persone – in maggioranza giovani – e scarso utilizzo di mascherine di protezione.
Il sindaco di Bologna, a breve, emanerà ulteriori provvedimenti per disporre (sempre a partire dalle ore 18) la chiusura dei piccoli esercizi commerciali del centro storico e il divieto di vendere alcolici. È in programma infine un ulteriore potenziamento dei controlli per garantire il rispetto delle ordinanze comunali e per contrastare la vendita abusiva di alcol.
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proposta: ma se a tutti questi giovani nuovi italiani, tutta salute e crack, cominciassimo a fargli scavare, dei buchi per terra (altresi' chiamate miniere)
tranquilli che il nuovo reggiano e' gia' stato scarcerato ed e' di nuovo libero di girare per la nostra citta' in cerca di Crack. Se […]
Progetto sulla carta ottimo, poi speriamo non si riveli un semplice viale alberato dove i nuovi reggiani possono distribuire ed acquistare stupefacenti H24.... Rimaniamo fiduciosamente in