A tre anni dall’arresto, un presidio per Zaki

Patrick Zaki maglietta Bologna

A tre anni di distanza dall’arresto al Cairo di Patrick Zaki, Amnesty International chiama tutti a raccolta per mantenere alta l’attenzione sul caso del ricercatore dell’università di Bologna.

Il ritrovo è il 7 febbraio, alle 12, davanti all’ambasciata d’Egitto a Roma, in via Salaria 267.

“Sono trascorsi tre anni dall’arresto di Patrick Zaki al Cairo. Tre anni in cui la sua vita è stata intrappolata in un’autentica persecuzione giudiziaria, tra 22 mesi di carcere preventivo durissimo e un processo per un reato inesistente”, dice Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia. “Speriamo che l’udienza del 28 febbraio possa dare a Patrick ciò che chiede e cui ha diritto: l’assoluzione e, attraverso l’annullamento del divieto di viaggio, il ritorno nella sua Bologna”, continua.

A Reggio fontana del Valli in giallo. Martedì 7 febbraio la fontana antistante il teatro Valli si tinge di giallo per esprimere solidarietà a Patrick Zaki. Il Comune di Reggio Emilia aderisce infatti all’appello di Amnesty International per mobilitare tutte le città a favore dello studente egiziano che il 7 febbraio 2020 veniva arrestato, al suo rientro al Cairo, per presunta diffusione di notizie false. La prossima udienza del processo è prevista il 28 febbraio. A tre anni dall’inizio di questa drammatica vicenda giudiziaria, Amnesty International Italia ha organizzato per domani una serie di manifestazioni per chiedere che Patrick Zaki sia assolto e, attraverso la rimozione del divieto di viaggio all’estero, sia libero di tornare a riprendere gli studi a Bologna.