Una folta delegazione di imprenditori agricoli soci di ‘Cia Reggio’ ha partecipato al sit-in regionale dei frutticoltori davanti alla Prefettura di Bologna promosso da Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri, Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e Agci dell’Emilia-Romagna. Ha preso parte al presidio e all’incontro con il prefetto anche l’assessore regionale all’Agricoltura, lo scandianese Alessio Mammi.
A parlare sono soprattutto i numeri della crisi frutticola in Emilia-Romagna, che non ha precedenti nella storia e che stringe nella morsa all’incirca 20mila aziende agricole (oltre un centinaio sul territorio reggiano), 60mila occupati (oltre un migliaio sul territorio reggiano) e un patrimonio di oltre 50mila ettari complessivi di frutteto, senza contare il valore economico lungo la filiera nei settori della trasformazione, distribuzione e nell’indotto.

I danni provocati da eventi atmosferici eccezionali, malattie e nuovi patogeni mettono sotto scacco il 13% della PLV agricola regionale con ripercussioni per l’intero sistema frutticolo italiano «A fronte della valenza economica, sociale e ambientale che il settore frutticolo possiede, non solo per l’Emilia-Romagna, ma per l’intero Paese – si legge nel documento consegnato al Prefetto di Bologna, Francesca Ferrandino, dalle organizzazioni agricole e cooperative agroalimentari promotrici – si chiede al Governo di aprire un confronto con le Parti per individuare le strategie e i supporti necessari a salvaguardare e preservare questo importante settore produttivo. Le problematiche in essere richiedono iniziative da intraprendere sia nell’immediato, sia con una visione strategica di medio-lungo periodo».
“Ringraziamo innanzitutto il Prefetto e l’assessore regionale per aver condiviso le ragioni del nostro sit-in – afferma Antenore Cervi, presidente Cia Reggio -. Il documento consegnato chiede nel breve termine di Rifinanziare il Fondo di Solidarietà Nazionale all’interno della Legge di Stabilità 2021; l’attivazione di un Fondo Mutualistico Nazionale obbligatorio; la modifica del D.lgs. 102/2004 ipotizzando strumenti di sostegno maggiormente tempestivi e burocraticamente snelli; la revisione della politica intrapresa sul fronte della difesa fitosanitaria. Nel medio periodo, fondamentali sono la ricerca, l’innovazione e la programmazione produttiva. Di vitale importanza, i controlli sui prodotti ortofrutticoli provenienti da Paesi extracomunitari”.

“La situazione è talmente grave da mettere seriamente a rischio sul nostro territorio la sopravvivenza delle imprese frutticole – conclude Cervi -. Il prefetto si è reso disponibile a trasmettere le nostre istanze al Ministro Patuanelli e ha compreso la grande preoccupazione che viviamo. Rimaniamo in attesa di risposte tanto urgenti quanto concrete”.







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Ci porterà mark rutte al posto di Gesù nei canti di Natale.
Più che fuori... dentro non sono mai stati, ahinoi!
È una zona assolutamente da riqualificare e sistemare rifugio notturno di senzatetto e delinquenti