Stazzema, 77 anni fa il massacro dei 560

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Sono passati 77 anni dall’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. Il 12 agosto del 1944 il piccolo paesino in provincia di Lucca fu teatro del massacro di 560 civili, tra cui 130 bambini, da parte dei soldati nazisti delle Ss. Un orrore da non dimenticare. A tenere l’orazione ufficiale nella cerimonia di commemorazione sarà la sottosegretaria ai Rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini. Il programma delle cerimonie a Sant’Anna di Stazzema prevede alle 9 il ritrovo delle autorità e delle delegazioni. Alle 9,15 è prevista la deposizione della corona di alloro sulla Piazza della Chiesa, al Cippo in memoria delle vittime. Alle 9,30 avrà inizio la Messa celebrata dall’Arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto. Dopo la funzione, intorno alle 10,15, prenderà avvio la composizione del corteo per la salita al Monumento Ossario, per la deposizione di una corona di alloro da parte delle autorità. Seguiranno i saluti del sindaco di Stazzema Maurizio Verona, del presidente dell’associazione Martiri di Sant’Anna Enrico Pieri e di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana. Alle 12, Deborah Bergamini terrà l’Orazione ufficiale.

Dopo la conclusione delle cerimonie, alla presenza del senatore Sandro Ruotolo e del giornalista reporter Saverio Tommasi, verrà inaugurata una Panchina per la Libertà di Stampa. Realizzata dall’artista e writer Ozmo, pioniere della street art italiana, l’opera fa parte del progetto “Panchine dedicate alla libertà di stampa e di espressione” e resterà permanentemente a Sant’Anna di Stazzema. “Purtroppo l’ideologia che ha portato a quella strage non è stata ancora debellata”, ha detto all’agenzia di stampa Adnkronos il sindaco di Stazzema Maurizio Verona, che si è fatto promotore, in piena pandemia, di una proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista. In pochi mesi sono state raccolte 240mila firme, ben più delle 50 mila richieste. “Sant’Anna di Stazzema ha un record: la strage è avvenuta il 12 agosto 1944, il terzo grado di giudizio del processo è arrivato nel 2007, perché i fascicoli furono persi o, io dico, insabbiati. Ecco, mi auguro che la proposta di legge contro una ideologia criminale non faccia la stessa fine dei fascicoli dell’eccidio”, aggiunge il primo cittadino, che ora spera nell’approvazione da parte delle Camere. “Trovo doveroso da parte di un Parlamento democratico quantomeno portare la Pdl in discussione, ma mi auguro che la legge venga approvata”.