Laila El Harim non era stata formata all’utilizzo del macchinario nel quale lo scorso 3 agosto è rimasta incastrata e uccisa. Questa, secondo alcune indiscrezioni, una delle conclusioni cui sarebbe arrivata l’indagine della procura di Modena in merito alla morte della 40enne in un incidente sul lavoro avvenuto all’intero dell’azienda di packaging Bombonette di Camposanto (Modena).
Sono due gli iscritti nel registro degli indagati, con l’ipotesi di omicidio colposo: il legale rappresentante e il responsabile alla sicurezza dell’azienda. Oggi pomeriggio alle 18 si terrà a Massa Finalese, sempre nel modenese, il funerale dell’operaia.
Ultimi commenti
Fai buon viaggio amico mio . Trova la tua ragione di riscatto nel tuo nuovo percorso. Abbi certezza che qualcuno ti ha stimato e apprezzato.
Ritornare a battere sempre quel chiodo, il chiodo sparisce. La comunicazione di parte rimane, rimangono i contenuti, le TV politicizzato ma il chiodo e' fermo, inchiodato […]
Quindi il messaggio è : " si continui nel trucidare palestinesi fino a circa 6.000.000, numero stimato di ebrei trucidati dai nazisti, e nel caso […]