Scrive il botanico prof Ugo Pellini, di recente dimessosi dalla Consulta del verde comunale in disaccordo con la segatura di alcune piante: “Una siepe spontanea con biancospino, ciliegio selvatico, melo, nocciolo ed acero campestre, due maestosi pioppi, (uno bianco con di circonferenza del tronco oltre i tre metri e uno nero), sono le emergenze botaniche più significative che vegetano ai margini dell’ampio campo da calcio (che più che un campo è un prato) in quello che è segnato come Parco del Quinzio. Da segnalare anche la presenza di un noce e altri esemplari di ippocastano.
Immagini a futura memoria? Sopravviveranno al cantiere o saranno anch’esse travolte, con il consenso del Comune, dalle “nuove costruzioni?”.
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però nella sua risposta non capisco fino a che punto sia serio o scherzoso...
certo, però zitto e muto, di cosa ti lamenti? se vivi nel partito e del partito non puoi lamentarti del partito o lo fai come […]
Certo, il PD può fare ciò che vuole, anche scontentare il suo elettorato, e verrà votato ugualmente, perchè l'importante è una cosa sola: votare per