È arrivato ufficialmente il lieto fine per la vicenda che aveva coinvolto il personale della storica azienda bolognese di intimo La Perla, marchio simbolo del made in Italy e parte della grande storia della moda italiana, con una tradizione di oltre 70 anni.
Come hanno annunciato i sindacati Filctem-Cgil Bologna e Uiltec-Uil Bologna, infatti, tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici di La Perla sono stati riassunti in La Perla Atelier, società controllata dalla Luxury Holding del miliardario statunitense Peter Kern (ex amministratore delegato di Expedia), che a metà anno aveva rilevato il marchio e il sito produttivo dell’azienda emiliana. Con la firma degli ultimi contratti, dunque, dal primo dicembre “Le Perline” sono tornate nello stabilimento bolognese di lingerie di lusso.
Si chiude così una vertenza durata oltre due anni, segnata da incertezze e sacrifici, che ha attraversato ministeri, aule istituzionali ed è arrivata anche al Parlamento europeo a Bruxelles.
“Le maestranze hanno rivendicato non solo il proprio posto di lavoro, ma la dignità di un mestiere antico, insostituibile”, hanno sottolineato i sindacati: “Mentre la filiera della moda è attraversata da casi di sfruttamento e lavoro irregolare, La Perla diventa l’esempio opposto: dimostra che si può fare qualità rispettando persone, diritti e salari”. La firma dei contratti apre ora la fase del rilancio dell’azienda: “Il nuovo gruppo eredita un capitale umano unico, capace di costruire valore attraverso ogni singola cucitura”, hanno concluso Filctem-Cgil e Uiltec-Uil.







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