Dopo S&P, che aveva alzato il rating lo scorso aprile, e Moody’s, che aveva rivisto al rialzo l’outlook a maggio, ora anche l’agenzia di rating Fitch ha deciso di migliorare il suo giudizio sull’Italia, portandolo da BBB a BBB+, con outlook “stabile”. L’ultima volta che Fitch aveva rivisto al rialzo il rating italiano era stato nel dicembre del 2021, all’epoca del governo guidato da Mario Draghi.
La decisione di Fitch è arrivata sulla base della previsione di una “continua e graduale riduzione del deficit” nel triennio 2025-2027, con il disavanzo atteso quest’anno al 3,1% del Pil. Il debito, invece, è stimato in crescita al 137,6% nel 2026, riflettendo aggiustamenti legati al Superbonus. “Il debito resterà molto più elevato rispetto ai Paesi con rating BBB”, ha sottolineato Fitch (nel 2024 la media era al 57,3%), ma “prevediamo una riduzione dei rischi in termini di finanziamento e sostenibilità”.
Fitch stima per l’Italia una crescita dello 0,6% nel 2025, con una successiva accelerazione a una media dello 0,8% nel biennio 2026-2027. “La domanda interna, in particolare gli investimenti, sarà un motore essenziale della crescita a breve termine, compensando la debolezza del settore estero”, ha spiegato l’agenzia di rating, evidenziando come i fondamentali del sistema bancario italiano siano solidi.
Il miglioramento del rating è stato ovviamente accolto con soddisfazione dal governo: “Tanto studio, tanto lavoro. Serio e riservato. Abbiamo riportato l’Italia sulla giusta strada”, ha commentato il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti.







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