Sono migliaia le imprese dell’Emilia-Romagna che esportano verso gli Stati Uniti e che ora rischiano di essere penalizzate dai dazi americani dopo l’annuncio dell’accordo raggiunto tra Usa e Unione europea che prevede, da parte di Washington, l’imposizione di un dazio del 15% su gran parte delle merci europee destinate all’altra sponda dell’Atlantico.
Un accordo giudicato in modo decisamente negativo dal presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale: “Dopo mesi di negoziati si è arrivati a un accordo asimmetrico e penalizzante che rischia di mettere in forte difficoltà la nostra economia. Siamo una delle regioni italiane che esportano di più e con il più alto export pro capite verso gli Usa”.
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Quando saranno diffusi i contenuti di dettaglio (il testo definitivo dell’intesa, infatti, non è ancora stato reso noto), ha aggiunto de Pascale, “comprenderemo meglio quanto sarà grave l’impatto di quella che, come ha scritto giustamente l’ex commissario europeo Gentiloni, è una supertassa sui nostri prodotti, un macigno per il nostro export su cui non si può minimizzare. Una barriera che si ripercuoterà negativamente sulla bilancia dei pagamenti e sull’economia reale, anche in termini di posti di lavoro”.
Al momento, quindi, “non possiamo condividere i toni ottimistici con cui è stata annunciata l’intesa dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni”, ha sottolineato de Pascale: “Ci aspettiamo che il governo italiano esca dall’angolo e si faccia parte attiva in questa vicenda, individuando fin da subito le contromisure per sostenere e compensare i settori più colpiti, oltre a definire un perimetro chiaro sui tempi di intervento”.
Per l’Emilia-Romagna, ha ammesso il presidente della Regione, “si apre uno scenario complesso che, visto il legame commerciale e di interscambio profondo con gli Stati Uniti, rischia di avere ricadute durissime su un tessuto produttivo sano che conta migliaia di imprese e di lavoratori. La Regione sarà al fianco della propria manifattura con tutti gli strumenti a sua disposizione per affrontare questa ennesima sfida”.







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