Il governo, dopo le proteste delle ultime settimane, sembra intenzionato a fare dietrofront rispetto alla decisione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di imporre una drastica riduzione delle risorse inizialmente destinate alle Province per la manutenzione straordinaria e la sicurezza della rete stradale provinciale nel quadriennio 2025-2028.
Il pressing istituzionale da parte dell’Unione delle Province d’Italia (Upi), guidata dal presidente Pasquale Gandolfi, dunque, sembra aver funzionato: dopo una riunione a Roma tra il ministro Salvini e l’Upi, infatti, è stato stabilito che nella conversione in legge del Decreto infrastrutture saranno restituiti alle Province i 350 milioni di euro inizialmente previsti per il 2025 e per il 2026 ma poi “tagliati” con il Decreto milleproroghe.
Esulta in particolar modo l’Emilia-Romagna, che risultava tra le regioni più colpite da questo de-finanziamento: tra il 2025 e il 2028, infatti, erano stati stimati tagli per oltre 66 milioni di euro, pari al 48% delle risorse inizialmente previste. Ora, invece, l’allarme sembra rientrato, almeno per quanto riguarda il primo biennio.
“Come componente del direttivo nazionale dell’Upi – ha spiegato Giorgio Zanni, presidente della Provincia di Reggio e presidente dell’Upi dell’Emilia-Romagna – ho sostenuto fin dal primo momento la necessità di un’azione istituzionale compatta. Abbiamo costruito una pressione condivisa tra Province e Comuni, consapevoli che non si trattava solo di tutelare l’ente Provincia in sé, ma di salvaguardare la rete viaria, che è nostra competenza ma che rappresenta un’infrastruttura essenziale per la vita quotidiana dei cittadini, in particolare nei territori più fragili come quelli montani e delle aree interne”.
“Siamo soddisfatti che il territorio, e in particolare i sindaci della nostra provincia, abbiano compreso da subito la portata estremamente negativa di questi tagli, uniti nella consapevolezza che la tenuta della viabilità locale è fondamentale per la sicurezza, la mobilità e lo sviluppo dei nostri comuni. Il segnale positivo emerso da parte del governo, se confermato, sarebbe un primo importante passo per tutelare le risorse già programmate nel nostro bilancio provinciale”.
Il percorso istituzionale, ha ricordato Zanni, si è mosso su più livelli e ha visto l’importante contributo anche di numerosi consiglieri regionali e parlamentari, “che hanno sostenuto con forza la necessità di una revisione dei tagli, dimostrando attenzione concreta alle esigenze dei territori. Una volta ancora l’unione fa la forza. Anche al di là delle diverse sensibilità politiche, è emersa un’unità d’intenti che ha unito amministratori attorno a un obiettivo comune: difendere i territori e garantire infrastrutture sicure ed efficienti per le nostre comunità, i nostri concittadini e le nostre imprese. Attendiamo ora gli atti ufficiali del governo che diano seguito a queste positive notizie di cancellazione degli annunciati tagli”.







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