Vaticano, è il giorno del conclave: cresce l’attesa per il nuovo papa

Cappella Sistina per conclave 2025 – VN

Ore 10.15 – Nella basilica di San Pietro, in Vaticano, ha preso il via la messa “pro eligendo pontifice”, celebrata dal decano del collegio cardinalizio, il cardinale Giovanni Battista Re, alla presenza dei 133 cardinali elettori con diritto di voto. Nel pomeriggio, intorno alle 16.30, questi ultimi si recheranno in processione verso la Cappella Sistina, dove – una volta pronunciata la formula “Extra Omnes” – inizierà ufficialmente il conclave, con la prima votazione.

Mercoledì 7 maggio

È tutto pronto in Vaticano per l’inizio del conclave, la riunione di tutti i cardinali della Chiesa cattolica con meno di 80 anni, chiamati a scegliere il successore di papa Francesco, morto lo scorso 21 aprile all’età di 88 anni.

L’elezione avverrà a porte chiuse nella celebre Cappella Sistina, dove si riuniranno gli oltre 130 cardinali con diritto di voto. Il conclave inizierà formalmente mercoledì 7 maggio al mattino, con una messa concelebrata da tutti i cardinali elettori nella basilica di San Pietro, in Vaticano. Nel pomeriggio gli stessi cardinali si riuniranno nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico, da dove partirà una processione verso la Cappella Sistina.

Il conclave, di norma, è presieduto dal decano del collegio cardinalizio, purché non abbia compiuto ancora gli 80 anni: ma attualmente sia il decano, il cardinale italiano Giovanni Battista Re, che il vicedecano, l’argentino Leonardo Sandri, non rispettano questo requisito, avendo rispettivamente 91 e 81 anni; motivo per cui a presiedere questo conclave sarà il cardinale settantenne – e segretario di Stato vaticano – Pietro Parolin.

L’elezione del papa avviene a scrutinio segreto: per arrivare a stabilire chi sarà il nuovo pontefice è necessario che un candidato raccolga i due terzi dei voti dei presenti. Durante il conclave sono tradizionalmente previste quattro votazioni al giorno: due al mattino e altrettante il pomeriggio (ad eccezione del primo giorno, in cui è prevista una sola votazione, pomeridiana).

Se il quorum non viene raggiunto, le schede utilizzate per la votazione vengono bruciate in una stufa assieme a una sostanza che produce un fumo di colore scuro (da qui il modo di dire “fumata nera”, a indicare la mancata elezione), e si procede dunque a una nuova votazione; quando il quorum viene raggiunto, invece, le schede utilizzate per la votazione vengono bruciate nella stufa assieme a una sostanza che produce un fumo di colore chiaro (da qui il modo di dire “fumata bianca”), e l’elezione del nuovo papa a quel punto è considerata valida.