“Un bel progetto che contribuisce a diffondere la cultura musicale”: lo ha affermato l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi ricevendo in Municipio a Modena i promotori del primo “Itinerario musicale culturale italiano”, l’iniziativa diffusa che si sta svolgendo in questi mesi per la celebrazione del patrimonio musicale attraverso la valorizzazione degli artisti che hanno lasciato un segno nella storia artistica del nostro Paese. A Modena sono stati omaggiati Luciano Pavarotti e Mirella Freni.
L’incontro istituzionale si è svolto a Palazzo comunale nel pomeriggio di lunedì 21 agosto. Gli ideatori dell’iniziativa, i bergamaschi Leone Facoetti e Pietro Barcella, hanno raccontato del percorso avviato l’8 aprile a Bergamo, dalla casa natale di Gaetano Donizetti nel giorno del 175esimo anniversario dalla sua morte, e hanno spiegato che nella stessa città lombarda, che quest’anno è “Capitale italiana della cultura” assieme a Brescia, concluderanno il cammino il 29 novembre. Quel giorno rappresenta, infatti, l’anniversario della nascita del celebre compositore. In questi mesi Facoetti e Barcella stanno percorrendo quasi 10mila km, sulle orme di musicisti, compositori e grandi artisti, per un totale di 137 città e 250 musicisti; per garantire maggiore sostenibilità all’iniziativa, i cinque chilometri che precedono ogni tappa vengono percorsi a piedi. Obiettivi del progetto sono stimolare le istituzioni a dare valore ai patrimoni musicali dei territori e sottolineare l’importanza di questi “tesori artistici” alle comunità che vengono toccate dal viaggio.
“Modena si colloca bene in questo percorso – ha osservato l’assessore Bortolamasi – non solo per la tradizione lirico-sinfonica che caratterizza il territorio e che ha dato vita ad artisti eccezionali, ma anche perché costituisce un riferimento per il belcanto”. Dopo aver firmato il drappo su cui viene riportato il percorso dell’Itinerario musicale culturale italiano, l’assessore ha donato ai promotori una copia del volume “Modena. Effetto notte” di Franco Fontana.
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Condivido l'intervento di Tarquinio e quello di Ipocrisy: troppe parole al vento mai seguite da fatti, come sempre
Forse è stato lo stesso scooter a liberarsi e scappare da Delrio, in aperto contrasto con la linea politica del partito.
Solo grande amarezza.... dopo aver letto questa notizia. Confido che si possa trovare presto una adeguata sede all'associazione Alpini, anche senza scomodare troppo i ragazzi di Aq16