Reggio Emilia è entrata nella rosa delle Amministrazioni locali candidate al premio Capitali europee dell’inclusione e della diversità 2023. E’ una delle quattro italiane selezionate per le ‘finali’ della seconda edizione del Premio, su 74 candidature provenienti da tutta l’Unione europea; è l’unico Comune capoluogo, ma non è la sola Amministrazione reggiana: con Reggio Emilia c’è anche Novellara.
“Partecipare al Premio e superare questa fase di selezione è già un risultato importante e un bel riconoscimento per la nostra città, che si conferma Città delle Persone – dichiarano il sindaco Luca Vecchi e l’assessore a Welfare e Politiche per i migranti Daniele Marchi – Nessuno spirito competitivo con altre realtà, ma piuttosto uno sforzo ulteriore di coesione e di scambio di esperienze che hanno dato buoni risultati, in un quadro sempre più complesso e attuale, che pone domande ineludibili per le comunità e le Amministrazioni locali su diversità e inclusione delle persone. Siamo convinti che la diversità ci arricchisca e che riconoscere dignità e diritti a tutti e tutte sia la base per essere una comunità solida e autentica. Ci fa piacere che l’Europa riconosca il nostro impegno, che avviene in condizioni non semplici: affermare e riconoscere questi temi infatti ha ancora più valore, in un momento in cui chi governa il nostro Paese sembra più che altro voler ostacolare chi è già in condizioni di fragilità, rischiando di alimentare esclusioni e discriminazioni”.
Per il secondo anno consecutivo, un folto numero di Amministrazioni locali europee ha risposto all’invito della Commissione europea per concorrere al Premio Capitali europee dell’inclusione e della diversità e puntare i riflettori sulle politiche, sui piani e sulle iniziative a favore dell’inclusione e della diversità nella società locale.
Le città di Reggio Emilia e Novellara, così come il Comune di Marano Vicentino e il Comune di Fontaniva (Padova) sono stati selezionati insieme ad altre 25 regioni e città di nove Paesi europei: Croazia, Finlandia, Polonia, Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo, Spagna e Belgio.
La commissaria europea per l’Uguaglianza, Helena Dalli, che nei mesi scorsi aveva fatto visita a Reggio Emilia per prendere atto ‘dal vivo’ delle politiche e azioni di inclusione sociale, ha dichiarato: “Sono grata a tutte le 74 Amministrazioni locali che si sono candidate all’edizione di quest’anno del Premio Capitali europee dell’inclusione e della diversità. Avete il merito di presentare nel modo migliore possibile quanto l’Unione europea abbia a cuore l’uguaglianza e la diversità e si impegni a includere tutte le sue comunità. È quindi necessario sostenere ed elogiare questi importanti sforzi volti a garantire a tutte le persone un trattamento equo e l’esercizio dei propri diritti di cittadini e cittadine”.
Le candidate selezionate dovranno affrontare una valutazione finale che decreterà le medaglie d’oro, d’argento e di bronzo in tre categorie:
Amministrazioni locali con più di 50 000 abitanti;
Amministrazioni locali con meno di 50 000 abitanti;
premio speciale per la promozione dell’uguaglianza Lgbtiq.
Le vincitrici del Premio di quest’anno saranno annunciate in occasione di una cerimonia presieduta dalla commissaria Dalli che si terrà a Bruxelles il 27 aprile 2023.
IL PREMIO – Il premio Capitali europee dell’inclusione e della diversità riconosce il lavoro compiuto da città e regioni dell’Unione europea per la promozione dell’inclusione e la creazione di società libere dalla discriminazione.
Il concorso rappresenta un’occasione per le Amministrazioni locali per porre sotto i riflettori politiche e iniziative che danno vita a spazi cittadini improntati su una maggiore diversità e inclusione. Pone l’accento sulle iniziative che favoriscono la diversità e l’inclusione in termini di sesso, origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età, uguaglianza Lgbtiq e di intersezionalità, ovvero il rapporto interconnesso di forme di categorizzazione sociale differenti.
Ultimi commenti
per non parlare degli insegnanti...
Se tutta la politica fosse questa, ci potremmo candidare pure noi....
Quando il sistema del malaffare/ m..ioso viene scoperto, i topi non ballano piu', o almeno si sa di cosa campano. Perche' ai topi se chiudi