di Ugo Pellini
Non ci sono più le quattro stagioni. Le prestigiose statue della Primavera, Estate, Autunno e Inverno, che originariamente erano alla Regia di Rivalta e che per quasi cento anni sono state ai Giardini pubblici, sono state trasferite in Viale Umberto I°. Per loro grande festa con gnocco fritto, musica e fuochi artificiali. Desolatamente vuoti i basamenti che li hanno ospitati dal 1932, ma non essendo “estensi” nessuno ancora sa quale sarà il loro futuro. Anche loro (i Giardini Pubblici) avrebbero bisogno di essere “riqualificati” e “restituiti alla città” con un serio progetto per renderli più frequentati e fruibili dai reggiani.
Gli alberi necessitano di maggiori attenzioni e cure, i bagni pubblici di essere riaperti, le statue dell’Ariosto, Boiardo e il Monumento ai Concordi di essere ripulite, così come le altre opere d’arte donate a suo tempo da Luigi Parmiggiani etc. etc. Si potrebbe cominciare, senza nessuna spesa, con riempire i vuoti lasciati dalle statue: perché allora non collocare nei quattro basamenti, già provvisti di impianto di illuminazione, sculture, ora nascoste al pubblico, dei Musei civici o avviare un “concorso di idee” premiando opere di artisti contemporanei, se mai anche reggiani?
Ultimi commenti
per non parlare degli insegnanti...
Se tutta la politica fosse questa, ci potremmo candidare pure noi....
Quando il sistema del malaffare/ m..ioso viene scoperto, i topi non ballano piu', o almeno si sa di cosa campano. Perche' ai topi se chiudi