La relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati Francesca Albanese ha inviato un videomessaggio ai consiglieri della quinta commissione dell’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, poco prima della discussione su una risoluzione – presentata dai consiglieri di Fratelli d’Italia Aragona, Arletti e Pulitanò – che chiedeva alla giunta regionale di prendere posizione sulle dichiarazioni rilasciate dalla stessa Albanese durante la cerimonia di conferimento del Primo Tricolore (lo scorso 28 settembre al teatro Valli di Reggio) e di attivare un percorso con il Comune di Reggio per arrivare addirittura alla revoca del riconoscimento.
Nel video Albanese si è rivolta direttamente ai consiglieri regionali che fanno parte della quinta commissione: “Mi auguro che la vostra discussione sia produttiva ma soprattutto breve… breve! Cosa si sta a parlare ancora di quell’episodio quando c’è il mondo che è in fiamme, perché ci sono delle guerre feroci, perché c’è una crisi che incalza e che sta erodendo le fondamenta delle democrazie liberali; e perché la vostra regione, l’Emilia-Romagna, che tanto ha dato all’Italia, ha ancora tanto da dare e c’è bisogno dell’impegno, della forza, del rigore, del coraggio, dell’allegria, dell’amorevolezza degli emiliani e dei romagnoli in questo momento. Quindi vi auguro veramente tanta forza e… ci vedremo presto, spero. Ciao!”.
L’episodio ha fatto sbottare la capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti, che ha parlato “inaccettabile ingerenza” e di “un atteggiamento arrogante, prepotente e profondamente antidemocratico” da parte di Albanese, “che purtroppo non ci sorprende e conferma ancora una volta il suo modo di intendere il confronto pubblico e le istituzioni”.
“Stigmatizziamo con fermezza – ha proseguito Evangelisti – non solo il comportamento della dott.ssa Albanese, ma anche l’uso strumentale e politico che è stato fatto di una commissione assembleare, della quale chiederemo di verificare la piena rispondenza al regolamento. Rileviamo inoltre possibili profili di illegittimità che intendiamo approfondire con attenzione. Dopo essere stata abbandonata anche da gran parte della sinistra, la Albanese continua a cercare visibilità mediatica attraverso messaggi faziosi e divisivi. È grave il tentativo di piegare le istituzioni al servizio di una precisa ideologia, e questo è qualcosa che Fratelli d’Italia non accetterà mai, anche nei lavori dell’assemblea legislativa di questa regione”.
Sulla stessa linea il consigliere regionale reggiano di Fratelli d’Italia Alessandro Aragona: “È stato inoltrato a tutti i consiglieri regionali, prima della discussione, un video
nel quale la dott.ssa Albanese invitava a ‘fare presto’ nel discutere la risoluzione, come a dire: ‘Toglietevela di torno rapidamente e non perdetevi in queste sciocchezze’. Un atteggiamento arrogante e antidemocratico che purtroppo non ci sorprende, e che certifica una volta in più, se ancora ce n’era bisogno, chi è Francesca Albanese”.
Di diverso avviso, invece, i consiglieri regionali di Alleanza Verdi Sinistra/Coalizioni civiche/Possibile, secondo i quali Albanese “ha invitato a non perdere altro tempo su polemiche strumentali in merito alla risoluzione proposta da Fratelli d’Italia”. Albanese, hanno detto, “ha ricordato come a Gaza, e non solo, si continui a morire e quanto sia urgente lavorare per la pace. Condividiamo pienamente le sue parole: l’Emilia-Romagna è una terra di partigiani, di persone straordinarie che sanno da che parte stare. Continuiamo a impegnarci per la pace e per il rispetto dei diritti umani”.
Ma cosa si aspetta a revocare il riconoscimento a questa immeritevole arrogante?