La Protezione Civile dell’Emilia-Romagna e ARPAE hanno diramato un’allaerta meteo valida dalle 12 del 1 maggio.
E’ Allerta GIALLA per piene dei fiumi nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena; per frane e piene dei corsi minori nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna.

Dalla mezzanotte del 2 maggio è inoltre Allerta GIALLA per piene dei fiumi e frane e piene dei corsi minorinelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena; per vento nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ravenna, ForlìCesena, Rimini.

Spiega il bollettino: “Nel corso della giornata di mercoledì 1 maggio è prevista un’intensificazione delle precipitazioni con fenomeni a carattere di rovescio, anche temporalesco, in particolare sui rilievi e sul settore centro-occidentale della regione. Le precipitazioni continueranno anche nella giornata di giovedì 2 maggio con rovesci e temporali più intensi sulle zone appenniniche, ma possibili a carattere sparso anche sulle zone di pianura settentrionali. Le precipitazioni in corso e quelle previste genereranno sul settore centro-occidentale, a partire dal pomeriggio di oggi e nella giornata di domani, rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua, localizzati fenomeni di ruscellamento sui versanti, erosioni e fenomeni franosi su versanti particolarmente fragili.
E’ inoltre prevista durante la giornata di giovedì 2 maggio un’intensificazione della ventilazione sulle zone del crinale appenninico e sui rilievi romagnoli con venti di burrasca moderata (62-74 Km/h) provenienti da sud-ovest e possibili raffiche di intensità superiore”.







Ultimi commenti
Amareggiato il Sindaco per aver scoperto che la realtà è differente dal desiderio?Nessuno pone in discussione le intenzioni, ma i risultati parlano. Mai una giunta […]
Francesca Albanese persevera nella sua testimonianza sui crimini gravissimi che il Governo di Israele sta compiendo in Palestina. Testimonianza basata - come è possibile dedure
Ma pensate ai delinquenti insediati all'interno delle istituzioni europee e nazionali che fanno soldi con il commercio delle armi.