Stangata in Regione: aumentano Irpef, Irap, bollo auto e ticket. “È per salvare la sanità”

ospedale sanità operazione – P

La giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha illustrato le priorità del bilancio di previsione 2025-2027. La manovra, a regime, dovrebbe generare un maggior gettito di circa 400 milioni di euro, ma per ottenere questo risultato la Regione è stata costretta a una serie di aumenti sulle leve fiscali a disposizione: l’addizionale regionale Irpef, i ticket, l’Irap e il bollo auto – aumenti che, ha assicurato la Regione, saranno parametrati in base al reddito di cittadini e famiglie, con l’obiettivo di salvaguardare almeno le fasce più deboli.

Nel dettaglio, dopo quasi vent’anni senza ritocchi sarà maggiorata l’addizionale regionale Irpef per il terzo e il quarto scaglione di reddito (rispettivamente 28-50.000 euro e sopra i 50.000 euro), con un obiettivo di gettito di circa 200 milioni di euro.

Saranno inoltre rivisti i ticket per alcune prestazioni, in particolare quelle farmaceutiche, introducendo adeguate soglie di salvaguardia: l’obiettivo è quello di recuperare 50 milioni già nel 2025, che diventeranno settanta a regime.

Per quanto riguarda l’Irap, l’aliquota base è oggi pari al 3,9%: sarà applicata una maggiorazione omogenea dello 0,3%, operativa a partire dal 2026, con l’obiettivo di un gettito di circa 100 milioni.

Infine, sarà aumentato del 10% il bollo auto: in questo campo il gettito passerà da 500 a 550 milioni, a partire dal 2026.

Il presidente della Regione Michele de Pascale, presentando la prima manovra della sua legislatura, ha sottolineato in particolare la necessità di mettere in sicurezza il servizio sanitario regionale, la cui tenuta è considerata a rischio per il sottofinanziamento a livello nazionale.

“Avendo preso atto che il bilancio 2024 della nostra sanità si chiuderà con 200 milioni di squilibrio a causa dei mancati trasferimenti del fondo sanitario nazionale, si rende necessario un contributo straordinario per salvaguardare il diritto alla salute degli emiliano-romagnoli”, ha spiegato de Pascale per giustificare gli aumenti, assicurando allo stesso tempo che la Regione “non farà passi indietro e continuerà a fare tutto il possibile per salvaguardare e migliorare il proprio sistema sanitario regionale. Come dimostrano i dati sulla mobilità sanitaria, non siamo noi chiamati a tagliare la nostra offerta, ma è il sistema Paese a dover aumentare la propria”.

“Ritoccare le leve fiscali non è una scelta che facciamo a cuor leggero”, ha insistito il presidente de Pascale affrontando la questione centrale degli aumenti di Irpef, Irap, ticket e bollo auto: “Ne comprendiamo l’impatto e il sacrificio per famiglie e cittadini: per questo ne abbiamo parametrato il più possibile l’effetto in base al reddito, cercando di salvaguardare quelli più bassi. Ma credo sia un dovere di chi governa e amministra quello di saper prendere scelte coraggiose per difendere diritti e valori in cui crediamo e su cui si basa la storia dell’Emilia-Romagna”.

Tra le priorità di intervento della manovra, in cima alla lista resta proprio la tutela della sanità pubblica: da un lato proseguendo nella vertenza aperta con il governo per un adeguato finanziamento al Servizio sanitario, dall’altro avviando una riforma del sistema regionale che punti sulla prevenzione, l’organizzazione dell’offerta e il governo di una domanda sanitaria sempre più appropriata, riducendo sprechi economici e di tempo.

A questo si affianca un finanziamento senza precedenti del Fondo per la non autosufficienza: 85 milioni in più già nel 2025, altri 25 milioni in più nel 2026 e nel 2027, per una crescita triennale di 135 milioni. Risorse ritenute assolutamente necessarie anche in un’ottica futura, dato che le persone non autosufficienti in Emilia-Romagna attualmente sono 220.000, ma nei prossimi vent’anni potrebbero diventare quasi 370.000, secondo le previsioni. Già oggi l’Emilia-Romagna è la regione con il fondo più finanziato di tutta Italia: nel 2025 toccherà quasi quota 570 milioni di euro.



Ci sono 2 commenti

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  1. Giuseppe

    E’ così, vi è stato un peggioramento netto, non si riesce più a comunicare con il CUP o quando si comunica non si hanno risposte soddisfacenti, non per colpa degli operatori (penso siano pochi) o in mezzo a quei pochi anche qualche cialtrone.

  2. kursk

    quale Sanita’ ? L’Eccellenza sanitaria della ns regione ?
    quella per cui quando c’è bisogno non bisogna andare a disturbare al Pronto Soccorso o quella che quando serve ti da’ appuntamenti a distanza di mesi? ma profumatamente (RI)pagando anche subito, la mattina successiva…


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