Sono Pazzi Questi Reggiani

Perché in fondo siamo matti. Sì, insomma, ammettiamolo: Sono Pazzi Questi Reggiani.

Solo noi abbiamo la capacità di incartarci nei nostri viaggi mentali, di vivere costantemente nelle nostre costruzioni, a volte anche negativamente, con quella forma di pregiudizio che “se non è come lo avevo pensato, non va bene”. Cioè, non va mai bene.

Ma poi, quando sei lì lì per arrabbiarti con una città che a volte fa tanta fatica ad accettare quello che è realmente nuovo, ecco che Reggio ti stupisce, volge al positivo le sue caratteristiche, ti abbraccia e commuove come si è commosso Amedeo Della Valle.


Solo noi siamo capaci di rendere una partita che non valeva niente, ma proprio niente, quasi una finalissima di una prestigiosa Coppa. Solo noi siamo capaci di dare un significato tutto nostro, ma che si trasmette e si comunica e fonda l’identità di una città.

C’era da salutare Dalla Salda, dopo 21 anni. C’era da salutare un nostro “figlio”, quell’Amedeo che abbiamo amato da quasi subito (non da subito, da subito c’era un po’ da brontolare perché era una "cosa" nuova, che in più non veniva dalle giovanili o dalla LegaDue, ma da un college americano).

C’era da riaffermare la superiorità cestistica in Regione, o più semplicemente c’era un derby. C’era da finire “bene” la stagione. C’era da guardare i nostri ragazzi, quelli che rimarranno, ammirarne i miglioramenti per sperare nel futuro.


Insomma, c’erano tanti obiettivi, nessuno però comprensibile su piano meramente utilitaristico, economico, di vantaggio concreto. Erano significati diversi, morali, spirituali, di amicizia, di reggianità.

E su tali significati solo noi riusciamo a creare una “serata magica”, che non ha aggiunto niente a un campionato da bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto sul piano dei risultati, ma che ha lasciato tutti con l’idea che “è finito bene”. Chiunque, mercoledì sera, era concorde sull’esito; chiunque lo è oggi, se chiedete in giro per la città.

Girate, chiedete agli appassionati: “Che voto dai alla stagione?”. Ci saranno diecimila idee e ventimila brontolate. Ma poi chiedete: “Che ricordo hai di questa stagione?”. E vedrete tutti, non uno escluso, aprirsi al sorriso, magari commuoversi, e sospirare: “Che serata, che derby!”.

Contraddizione? No, è che Sono Pazzi Questi Reggiani.