Un imprenditore edile calabrese è finito nei guai per aver realizzato in un’area privata alle porte di Reggio Emilia, in suo uso, una vera e propria discarica non autorizzata costituita da cumuli di rifiuti pericolosi e non pericolosi, depositati in modo incontrollato, tra i quali anche scorie speciali pericolose come olio frusto contenuto all’interno di fusti e contenitori di plastica.
Con l’accusa di avere gestito rifiuti pericolosi e non, i carabinieri forestali in forza alla stazione carabinieri di Reggio Emilia hanno denunciato alla procura della Repubblica un calabrese 45enne residente in città la cui area è stata sottoposta a sequestro preventivo.
Il blitz è avvenuto martedì mattina. In effetti gli i militari tra la rete di recinzione e un capannanone, in uno spazio di circa 200metri quadri, rinvenivano un centinaio di pneumatici esausti di varie misure, una quindicina di fusti di olio in parte pieni e in parte vuoti uno dei quali contenente filtri, una trentina di big bags (sacconi in polipropilene) contenenti residui di materiali ceramici, una bombola a gas, vari pezzi di carrozzeria, tappezzeria e parti meccaniche, svariati bancali di legno, espositori per piastrelle e altro materiale vario.
Ultimi commenti
No ti sbagli, quelli arrivarono durante il COVID a Bergamo, con Conte e il PD...
No è solo x certi ignoranti che si credono divertenti
Invece di preoccuparvi di cose inutili, dovevate avere rispetto per 60mila persone senza mezzi pubblici, taxi, ncc e uber che han dovuto camminare per km