Non è ancora cominciata, ma è già un caso: nel giorno stesso in cui il Comune di Reggio ha presentato alla stampa uno degli appuntamenti più amati dai cittadini reggiani, la Sagra della Giareda, in programma in centro storico dal 5 all’8 settembre, è scoppiato il “bubbone” degli operatori e dei commercianti che si sono visti spostare i banchi dalla loro storica collocazione lungo corso Garibaldi a piazza della Vittoria.
Una trentina di loro, dopo una prima diffida, hanno presentato ricorso al Tar contro la decisione dell’amministrazione comunale; ma il tribunale amministrativo regionale dell’Emilia-Romagna ha respinto la richiesta di sospensiva contenuta nel ricorso
Al loro fianco si era subito schierato Alessandro Rinaldi, capogruppo della Lega in consiglio comunale, che ha espresso “la più convinta solidarietà” ai ricorrenti parlando di un provvedimento “che appare ingiusto e penalizzante”. “Hanno fatto bene: quando l’amministrazione prende decisioni arbitrarie e senza dialogo, l’unica strada possibile resta quella della difesa dinnanzi alle competenti autorità. La scelta di spostare i banchi da corso Garibaldi a piazza della Vittoria è stata infatti assunta senza alcun confronto preventivo con gli stessi commercianti e senza alcun coinvolgimento delle associazioni di categoria”.
“Una modalità inaccettabile”, per Rinaldi, “che dimostra ancora una volta il totale distacco di questa giunta dai reali bisogni della città. Si tratta di una decisione che non solo danneggia decine di operatori che sono titolari di regolare concessione in corso Garibaldi, ma che colpisce anche la tradizione della città. La Giareda non può essere trattata come un semplice problema logistico da spostare altrove: è un patrimonio della città, che va tutelato e non stravolto. L’amministrazione Massari si dimostra ancora una volta sorda alle richieste degli operatori e distante dai veri bisogni della città, preferendo imporre decisioni calate dall’alto che rischiano solo di generare conflitti che possono sfociare, come in questo caso, in ricorsi amministrativi”.
Sulla stessa linea anche Carmine Migale, consigliere comunale della lista civica Tarquini Sindaco: “È davvero sconcertante vedere come, ancora una volta, l’amministrazione comunale dimostri una totale incapacità di gestire con buon senso e rispetto le questioni che riguardano la comunità e le sue tradizioni. Da anni commercianti storici contribuiscono con la loro presenza e il loro lavoro al successo della Sagra della Giareda, eppure oggi si trovano costretti a dover ricorrere al Tar per far valere diritti elementari e per veder rispettata la loro attività. Ma come è possibile che non ci sia mai una reale volontà di dialogo, di mediazione o almeno di trasparenza nelle scelte?”.
Per Migale “è inaccettabile che questa vertenza continui a trascinarsi fino a poche ore dall’inizio della sagra, con provvedimenti che sembrano calati dall’alto senza alcun confronto con chi da anni investe tempo, risorse e passione per il buon esito della manifestazione. L’amministrazione dovrebbe prendersi la responsabilità di risolvere i problemi, non crearne di nuovi, e dimostrare rispetto verso chi rappresenta una parte importante della vita cittadina. Quando i cittadini si rivolgono all’autorità giudiziaria per far valere i propri diritti, è evidente che l’amministrazione comunale non ha trovato soluzioni condivise e ha già perso. In questo caso addirittura i commercianti avrebbero saputo dello spostamento dei loro banchi storici solamente a decisione presa. Tutto ciò è vergognoso e inaccettabile”.







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