Reggio. Guidetti: servono idee e stimoli alla politica. Pronti a fare la nostra parte

REGGIO CLAUDIO MARTELLI

di Ferruccio Del Bue

 

Claudio Guidetti, 58 anni, reggiano di Albinea che ha a cuore la sua città, di professione fa l’imprenditore nel settore alimentare, mentre nel tempo libero, “troppo poco” dice lui, coltiva il piacere sportivo per la bicicletta.
La sua cultura si è formata in una famiglia di sinistra, di orientamento socialista, come ce ne sono tante prodotte da questa terra. Il suo impegno nel tempo sfocia nel contatto col mondo di partito: negli anni Novanta è consigliere di circoscrizione, diventa consigliere comunale ad Albinea e poi siede in Sala del tricolore e in Consiglio provinciale a Palazzo Allende, prima socialista, in seguito entra in Forza Italia. Nel 2009 il taglio del cordone ombelicale con la politica delle cariche, il dissenso e l’uscita dagli azzurri.
Così per molti anni le sue energie restano concentrate sul lavoro, sull’azienda.

Ma poi, visto che, come si dice, il primo amore non si scorda mai, la passione riprende il sopravvento: il cuore civile pulsa e riconquista spazio a discapito della più fredda ragione, che detta l’agenda degli impegni dell’imprenditore. Così, nel 2023, nasce ‘Crea Liberamente’. E, l’altro giorno, l’esordio dell’associazione culturale nella vita pubblica reggiana non è passato inosservato.

Mercoledì 25 gennaio, infatti, la sala dell’hotel Posta era satura di partecipazione: gente a sedere, in piedi, e più di qualcuno che è dovuto rimanere fuori per esaurimento posti, questioni legate alla sicurezza. L’iniziativa è nata sotto una buona stella, un combinato disposto di fattori che ne hanno decretato l’indubbio successo.
Primo: comunque la si pensi politicamente, un brillante e preparato oratore, Claudio Martelli. Secondo: la narrazione della storia di un magistrato, Giovanni Falcone, considerato un eroe nazionale. Terzo: la mafia, una piaga che non risparmia nessun luogo, e neppure il nostro. Reggio, lo testimoniano i fatti, non ha gli anticorpi e non è immune da questa malattia. Quarto: la ritrovata e rinnovata voglia di partecipazione della gente dopo la fase Covid-pandemia, con relative restrizioni alla libertà personale.

Claudio Guidetti, la prima iniziativa di Crea Liberamente con Claudio Martelli che ha parlato di Giovanni Falcone è stata un successo. E’ soddisfatto?

“Molto soddisfatto. Abbiamo contato 157 persone, alcune non hanno trovato posto a sedere, altri sono dovuti rimanere fuori perché la sala era esaurita. Ce ne scusiamo con loro, ma era un problema di sicurezza. In ogni caso l’evento è stato trasmesso in rete in streaming ed è stato visualizzato da migliaia di persone”.

Spendiamo una parola sul pubblico. La platea era eterogenea: politici di entrambi gli schieramenti, dal Pd a Fratelli d’Italia, ovviamente molti socialisti, ma anche tanti magistrati, avvocati, giornalisti  e semplici cittadini.

“Mi sono stupito io stesso di tanta partecipazione e dell’interesse che ha suscitato questo appuntamento. Ma Crea Liberamente è un’associazione culturale che mira a ottenere questo risultato, e cioè contribuire a portare nuovi stimoli e idee alla politica, se è possibile cercando di innalzare il livello del dibattito”.

Alla vostra iniziativa ha portato il saluto della città il sindaco Luca Vecchi. E’ un fatto che lei avrà sicuramente apprezzato.

“Il sindaco è un amico. Persona molta attenta a queste tematiche. E per noi la sua presenza è un onore. E’ non è la prima volta che ci  dedica attenzione”.

Chi sono le persone che hanno aderito a Crea Liberamente?

“C’è chi ha fatto politica, non importa da che parte. Ci sono tanti professionisti, imprenditori, ma anche gente comune. Ci riteniamo tutti uniti da un impegno civile che guardi al bene comune. Vogliamo portare avanti idee per migliorare la nostra convivenza, la nostra realtà sociale e, perché no, anche la nostra città. Per esempio: l’altra sera la sala era piena perché si è parlato di criminalità organizzata. E come tutti sappiamo, le infiltrazioni della mafia in generale, e della ‘ndrangheta quando si parla dei luoghi in cui viviamo, non hanno risparmiato il nostro territorio. Basti guardare al processo Aemilia o leggere tutti i giorni le cronache sui giornali locali”.

L’impegno civile e culturale molto spesso si trasforma in iniziativa in campo elettorale, l’associazione della quale lei è presidente potrebbe diventare, sotto una qualche forma, un soggetto politico?

“Nel nostro Statuto è scritto che noi facciamo iniziative culturali, non è prevista la partecipazione alla politica. Poi non posso escludere che qualcuno, a titolo personale, si impegni. Abbiamo rispetto per i partiti e per il loro ruolo sociale. Vorremmo però contribuire col nostro apporto a una politica più ragionata, che superi i personalismi che esistono nei vari schieramenti e che rimetta al centro le idee e un impegno concreto per il bene comune. A questo proposito posso anticipare che abbiamo già calendarizzato altri appuntamenti e incontri. E speriamo possano essere di livello alto, come quello di mercoledì scorso. Aggiungo anche, per quanto riguarda l’associazione, che chi lo vorrà, dal mese di febbraio, potrà iscriversi”.

Nel luglio del 2022, caduto il governo a guida Mario Draghi, lei si era fatto promotore della proposta di costruire, anche a livello locale, un’alleanza tra forze politiche, quali Azione, +Europa, Italia Viva e il Psi da una parte, e il Pd dall’altra. A tale proposito, l’altra sera, al Posta, non è passata inosservata l’assenza dei rappresentanti istituzionali di +Europa a Reggio.

“Io ho visto il responsabile provinciale di +Europa Gian Pietro Campani seduto in prima fila. Sono stato impegnato con tanta gente da non essermi accorto degli assenti”.