Reggio e la municipalità di Sarajevo Centar unite da un nuovo gemellaggio

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Lunedì 9 maggio in Sala del Tricolore il sindaco di Reggio Luca Vecchi e il sindaco della municipalità di Sarajevo Centar Srđan Mandić hanno sottoscritto un nuovo patto di gemellaggio tra la città di Reggio e la municipalità della Bosnia Erzegovina. Oltre ai sindaci sono intervenuti anche i presidenti dei consigli comunali delle due città, Matteo Iori e Sead Djozo.

Il patto ha ratificato – nel trentesimo anniversario dell’inizio dell’assedio di Sarajevo, il più lungo della storia contemporanea – l’intenso rapporto di scambi e collaborazione con la municipalità e con l’intero territorio bosniaco, iniziato fin dagli anni Novanta durante le guerre in Jugoslavia e rafforzatosi negli anni successivi con una serie di progettazioni culturali e di solidarietà sui temi dei diritti, dell’educazione e dello sport.

La sottoscrizione del patto è avvenuta in una giornata dal significato simbolico importante, la Festa dell’Europa, che il 9 maggio di ogni anno celebra la pace e l’unità in Europa, ricordando l’anniversario della dichiarazione dell’allora ministro degli esteri francese Robert Schuman, considerato l’atto fondativo dell’Unione europea; la firma odierna, dunque, acquisisce un ulteriore auspicio per la ripresa del cammino per l’integrazione europea della Bosnia Erzegovina.

In questi giorni la delegazione di Sarajevo sarà impegnata in una serie di visite istituzionali a istituzioni culturali, economiche e del terzo settore del territorio cittadino, al fine di attivare scambi e future collaborazioni.


Il percorso di gemellaggio è iniziato nel 2019, in particolare con l’approvazione in consiglio comunale a Reggio di una mozione che impegnava la giunta ad attivare un dialogo con la municipalità di Sarajevo Centar. A questo atto sono seguiti diversi momenti di confronto, prima in presenza (a Sarajevo) e poi a distanza, a causa della pandemia. Risale al gennaio del 2021 la decisione del sindaco Mandić di avviare l’iter per l’attivazione vera e propria del gemellaggio; a novembre dello scorso anno, infine, ci fu l’approvazione del patto da parte del consiglio comunale reggiano.

Sarajevo Centar rappresenta il cuore politico e amministrativo della città metropolitana e del cantone di Sarajevo (composto da nove municipalità), nonché dello Stato della Bosnia-Erzegovina, ospitando la gran parte delle istituzioni del paese. Anche per questo motivo è stata una delle zone maggiormente colpite durante l’assedio della città.

Nel cuore di Sarajevo Centar, sul fiume Miljacka, oggi sorge il ponte Suada e Olga, una volta chiamato Vrbanja: un luogo simbolo nella storia del paese, dove il 5 aprile del 1992 ebbe di fatto inizio la guerra in Bosnia Erzegovina. Si tratta di un luogo simbolo anche per l’Italia: nei suoi pressi, il 3 ottobre del 1993, fu ucciso Gabriele Moreno Locatelli dei Beati i costruttori di pace, mentre manifestava sul ponte chiedendo una soluzione pacifica della guerra civile.

Sarajevo Centar rappresenta anche il principale centro per il commercio e gli investimenti in Bosnia Erzegovina, e ospita importanti poli culturali, museali e educativi, tra cui il progetto Ars Aevi e il Teatro Nazionale. La municipalità, che è sede delle organizzazioni internazionali e della diplomazia, nonché delle principali strutture sportive, sanitarie e universitarie di Sarajevo, è anche un luogo simbolo del dialogo interculturale e religioso della capitale bosniaca.