A pochi giorni dalla notizia della citazione per danni da parte di Pallacanestro Reggiana contro STU Reggiane, interviene l’amministratore delegato di STU, Torri, per fare chiarezza sui ritardi nella bonifica dell’area ex Reggiane, destinata alla costruzione della “Casa Biancorossa”.

“Noi abbiamo semplicemente cercato di chiarire la nostra posizione”, afferma Torri. “In questi giorni sul giornale è uscita una notizia che diceva che sostanzialmente la Pallacanestro Reggiana ha interrotto i rapporti perché non abbiamo terminato delle attività, specificamente quelle della bonifica dei suoli, e per colpa di questo fatto loro non sono riusciti a fare quello che devono fare, cioè il progetto esecutivo per realizzare questo intervento, ma soprattutto non sono riusciti ad avere dei finanziamenti.”
Torri precisa che “questi due fatti sono completamente scollegati tra loro perché il progetto esecutivo lo si può fare anche se le bonifiche non sono terminate e rispetto ai finanziamenti, ancora, le bonifiche non rappresentano un vincolo negativo per ottenerli. E poi, su questo fronte, noi non siamo mai stati informati che ci fosse qualcosa in corso e di quale tipo.”
L’amministratore delegato aggiunge: “La nostra attività la stiamo completando. Penso che nel giro di tre settimane, un mese avremo addirittura i certificati di tutta l’attività che è stata fatta.” E conclude: “Non ci risultano, o almeno non abbiamo notizie, di quello che è stato fatto da Pallacanestro Reggiana. Quindi insomma abbiamo solo chiarito questi aspetti.”
Sul futuro dei rapporti, Torri dichiara: “Per quello che ci riguarda, noi siamo apertissimi al dialogo, siamo ancora disponibilissimi a metterci a sedere anche per rivedere il progetto, rivalutarlo, fare un accordo, insomma. Tutto quello che è successo fino a oggi, anche eventuali contrasti, per noi possono essere completamente superati e speriamo che ci sia la stessa volontà anche da parte di Pallacanestro Reggiana.”
“Dal nostro punto di vista c’è questa volontà.”
La posizione espressa da Torri riflette chiaramente anche quella del comune di Reggio, socio di maggioranza di STU Reggiane. Ora la decisione spetta alla presidente Bartoli, che dovrà scegliere se proseguire con il progetto o, come molti temono, decidere di abbandonarlo definitivamente.







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