di Ugo Pellini
Dopo che è risultata la più votata tra i luoghi del cuore del Fai in Emilia-Romagna e che il Comune di Reggio Emilia ha ottenuto in gestione il Parco dall’Università di Bologna, per Villa Levi di Coviolo si sono aperti spiragli per un suo recupero ed utilizzazione.
Tanti cittadini e associazioni (delegazione FAI di Reggio, Istoreco, WWF, UISP, Vino e Vinili, Arca in movimento etc.) si sono dichiarati disponibili a collaborare con l’Amministrazione comunale per definire un calendario di iniziative e trovare soluzioni di un sua utilizzazione e gestione a più lungo raggio.
Ogni evento però non può prescindere da un intervento di manutenzione straordinaria su tutto il verde del Parco. Ci sono alberi secchi da abbattere, altri sui quali intervenire e valutarne la stabilità, tante piante infestanti da eliminare e provvedere allo sfalcio periodico delle erbe.
Negli ultimi anni, solo di manutenzione ordinaria del Parco, l’Università spendeva da 30mila a 40mila euro: ad esempio per togliere una quercia secolare secca e pericolosa e ancora oggi presente, erano stati richiesti 6mila euro. Sono passati sei anni dagli ultimi interventi e la situazione è notevolmente peggiorata. Il Parco, ricco di alberi storici monumentali, merita di essere recuperato e necessita di un finanziamento adeguato, pubblico o privato che sia.







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