Pace, ponte tra Marzabotto e Nagasaki

Mille origami a forma di gru realizzati dai bambini emiliano-romagnoli prenderanno il volo verso il Giappone per portare un messaggio di pace e solidarietà.
 
È il progetto ‘Gru della pace’ promosso dalla Regione Emilia-Romagna attraverso la rete di 38 Centri di educazione alla sostenibilità ambientale (Ceas) che ha coinvolto 65 classi delle scuole primarie delle province di Piacenza, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ravenna.
 
Oltre mille alunni, dall’inizio di marzo, sono stati impegnati in veri e propri laboratori artistici dove hanno imparato l’antica arte di piegare la carta per dare vita a nuovi oggetti.
 
La consegna degli origami a forma di gru realizzati dai bambini di Marzabotto (Bo), luogo dove si consumò la terribile strage compiuta dai nazifascisti nell’autunno del 1944, con l’uccisione di 770 persone,  è avvenuta oggi alla Casa della Memoria nel corso di un incontro tra il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il sindaco di Nagasaki, Tomihisa Taue, con una rappresentanza del Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi della città, alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo, e del sindaco di Marzabotto, Romano Franchi.  
 
Prima di Marzabotto la delegazione giapponese guidata da Taue, è stata nel piacentino per due giorni di scambi con il mondo del volontariato, con i rappresentanti delle istituzioni locali e con i cittadini. 
 
La storia di Sadako Gru della pace a Marzabotto. Il progetto portato in Emilia-Romagna dal fotografo piacentino Massimo Bersani e inserito poi dalla Regione nel proprio Piano di informazione ed educazione alla sostenibilità, trae spunto dalla storia di Sadako Sasaki, una bambina morta nel 1955 a dodici anni a causa degli effetti delle radiazioni della bomba sganciata su Hiroshima. In Giappone si dice che chiunque ripieghi mille gru di carta vedrà il proprio desiderio realizzato (una leggenda giapponese narra che le gru vivono mille anni). Sadako, conoscendo la gravità della sua malattia, nelle lunghe giornate trascorse in ospedale si dedicava appunto a costruire origami a forma di gru con le scatole di medicine. Purtroppo il suo desiderio non si realizzò, ma da quel giorno migliaia e migliaia di gru di carta prendono forma in tutto il mondo grazie all’iniziativa di Ayako Aikawa, una maestra elementare di Nagasaki che, venuta a conoscenza della triste vicenda di Sadako, ha deciso di farla conoscere al mondo come monito perenne contro tutte le guerre.