La procura per i minorenni di Bologna ha concluso le indagini e ha chiesto il giudizio immediato per il ragazzo di 16 anni accusato dell’omicidio della coetanea Chiara Gualzetti, picchiata e uccisa a coltellate lo scorso 27 giugno nel parco dell’abbazia di Monteveglio, il paese della città metropolitana di Bologna dove abitava con i genitori.
Il pubblico ministero Simone Purgato contesta al giovane l’accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi e dalla minore età della vittima. Nel corso degli accertamenti era stata disposta anche una consulenza psichiatrica, affidata allo psichiatra Mario Vittorangeli, che ha stabilito che il ragazzo al momento dell’aggressione era capace di intendere e di volere; l’indagato, reo confesso del delitto, aveva infatti dichiarato che sentiva delle “voci”, una “presenza demoniaca” che lo avrebbe spinto a commettere il violento omicidio.
Ultimi commenti
La citta' e' in mano agli extracomunitari ormai,la sinistra non e' stata in grado di fronteggiare il problema che da anni continua imperterrito a peggiorare. […]
Articolo perfetto manca solo il cosiddetto "atto dovuto" nei confronti delle Forze di Polizia! Nei confronti di chi commette reati, anche se recidivo, persiste il
Per Bonazzi: continui a dare ottimi consigli pur votando a sx... peccato che i suoi sodali siano sordi a tutto, come sempre