Potrebbe essere la serata di venerdì 12 febbraio il punto di svolta in cui si saprà qualcosa di più sulla squadra di governo a cui sta lavorando il presidente del consiglio incaricato Mario Draghi: il riserbo sui nomi finora è stato assoluto, tanto che i partiti avrebbero indicato solo rose di potenziali candidati ma senza sapere chi poi farà effettivamente parte del nuovo esecutivo.
Draghi sta lavorando agli ultimi ritocchi prima di salire al Quirinale per presentare la lista dei ministri al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e sciogliere la riserva. L’incontro, come ha precisato il Colle in una nota, è in programma alle ore 19 al palazzo del Quirinale.
L’ex numero uno della Bce ha consultato tutte le forze politiche che hanno annunciato di appoggiarlo (praticamente tutte quelle rappresentate in Parlamento, ad eccezione di Fratelli d’Italia) ma ha preteso discrezionalità assoluta sulla composizione del governo, riservandosi di sentire in prima persona e privatamente alcuni dei diretti interessati, senza passare dal vaglio dei rispettivi partiti di appartenenza. Non dovrebbe comunque essere né un governo totalmente “tecnico” né completamente politico, ma una via di mezzo, con esponenti partitici più altre personalità esterne.
Se la quadra dovesse arrivare già nella serata di venerdì, o al massimo nella mattinata di sabato, il giuramento del nuovo premier potrebbe essere fissato per la giornata di lunedì 15 febbraio.
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