Giovedì 25 ottobre è stato firmato il protocollo tra diocesi, Comune e università per la riqualificazione e l’insediamento del terzo polo universitario di Reggio Emilia.
Dunque il seminario di Reggio Emilia si prepara a cambiare pelle e utilizzo. Nato per operare circa 250 aspiranti sacerdoti, oggi è una struttura desertificata, una sorta di palazzo del silenzio, vista la crisi delle vocazioni. Il lento abbandono era iniziato già molti anni fa con gli aspiranti preti che si assottigliavano e i piani del palazzo di viale Timavo sempre più vuoti.
La parola d’ordine del vescovo di Reggio Emilia e Guastalla, monsignor Massimo Camisasca, è sempre stata di salvare il palazzo “dal degrado”. E questo dovrebbe accadere visto che il seminario si appresta nel prossimo futuro a diventare sede universitaria.
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No ti sbagli, quelli arrivarono durante il COVID a Bergamo, con Conte e il PD...
No è solo x certi ignoranti che si credono divertenti
Invece di preoccuparvi di cose inutili, dovevate avere rispetto per 60mila persone senza mezzi pubblici, taxi, ncc e uber che han dovuto camminare per km