Muzzarelli: Alta velocità, a Modena c’è, ma vogliamo un potenziamento

muzzarelli_a1

“A Modena è già presente il servizio dell’Alta velocità ma non ci accontentiamo e continueremo a fare pressing per un potenziamento dei collegamenti verso tutti i soggetti e le istituzioni interessate, come stiamo già facendo da tempi non sospetti”.

Lo ha detto il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, nella seduta del Consiglio comunale di giovedì 30 settembre, rispondendo all’interrogazione del consigliere Piergiulio Giacobazzi di Forza Italia sulla firma dell’accordo sul tavolo tecnico per valutare la stazione dell’Alta velocità nella città di Parma.

Il consigliere ha evidenziato come la provincia di Modena sia la più popolosa dell’Emilia-Romagna subito dopo Bologna e vanti un tessuto economico fondamentale per il Pil nazionale e i collegamenti produttivi mondiali. Ha quindi domandato come si pone l’Amministrazione comunale rispetto all’assegnazione alla città di Parma della prossima stazione Alta velocità emiliana e se sia stata fatta domanda, nelle opportune sedi istituzionali, “di inserimento della città di Modena quale location per la realizzazione di una stazione Alta velocità: in caso negativo, perché e, in caso positivo, quale siano state le risposte ricevute”.

“Come Amministrazione – ha spiegato Muzzarelli – riteniamo i servizi di mobilità su ferro fondamentali per la crescita di un territorio, per questo siamo in costante pressing per un miglioramento dei servizi: già nel 2015 e 2016 ho attivato contatti formali e informali con Governo, Regione e con tutto il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane per far sì che l’offerta di mobilità ferroviaria veloce fosse potenziata per rispondere efficacemente alla nuova domanda di spostamenti. In questi ultimi sette anni – ha proseguito – pur riscontrando una crescita dell’offerta complessiva delle Frecce, come Amministrazione comunale abbiamo continuato a sostenere la necessità di un potenziamento ulteriore dei collegamenti ad alta velocità. E in questa azione abbiamo chiesto anche il supporto dei rappresentanti modenesi in Parlamento, senza alcuna preclusione di appartenenza politica. Su questo – ha aggiunto – siamo intenzionati ad andare avanti, confermando le nostre istanze a tutti i livelli istituzionali e rinnovando la richiesta di sostegno a tutte le forze politiche. Siamo inoltre al lavoro anche su un secondo fronte: sugli investimenti infrastrutturali del sistema Stazione centrale di Modena e della Stazione Piccola di piazza Mazzoni”.

Muzzarelli ha poi precisato che l’intesa tra Ministero, Regione, Città di Parma e Rete ferroviaria italiana spa istituisce un tavolo tecnico che valuterà la migliore soluzione per inserire Parma nel reticolo dei servizi di alta velocità, “è quindi prematuro parlare di realizzazione di una stazione sul territorio”, ha aggiunto, sottolineando che a Modena è presente un cartellone di partenze con oltre 200 treni per tutte le direzioni e che l’offerta deve essere necessariamente diversificata per rispondere alle tante esigenze.

Per quanto riguarda l’offerta di media-lunga percorrenza, in particolare, attualmente sono previste 21 partenze tra Intercity, Intercity notte e Intercity periodici, tre di Eurocity, 20 di Frecciargento e Frecciabianca, due di Frecciarossa (attivi sulla direttrice Milano-Roma). Sono inoltre attivi altri collegamenti che, attraverso un interscambio con il nodo di Bologna consentono di raggiungere Roma in poco più di due ore e mezza, mentre il sistema dei treni regionali mette a disposizione diverse opzioni verso Milano e le sue stazioni, tra l’altro accresciute a seguito dell’Expo 2015.

“L’estrema vicinanza della stazione Mediopadana – ha proseguito Muzzarelli – la rende facilmente utilizzabile anche dai modenesi, ampliando le opportunità di utilizzo dei treni ad Alta velocità. Dal punto di vista del Governo nazionale, Modena, così vicina a Bologna, non aveva le caratteristiche per ospitare la stazione di riferimento per il resto dell’Emilia ed essere funzionale al sistema ferroviario. I servizi di Alta velocità, inoltre, sono offerti in regime di libero mercato e gli operatori, a cominciare da Trenitalia, fanno valutazioni commerciali, a partire dalla remuneratività”.

Nella replica, il consigliere Giacobazzi ha detto di conoscere e di riconoscere “l’impegno di questa Amministrazione sulla mobilità, ma non avevo sentito alcun parere su questo elemento. L’interrogazione non voleva certo invitare a fare uno scippo a Parma, ma aveva l’intento di sollecitare a battere un colpo sui tavoli giusti e questo è stato fatto”.